Gatti lavoratori: Il Gatto Vigile del Comando di Polizia Municipale di San Salvario

Chi ha la fortuna di condividere la propria vita con un compagno felino saprà già che i nostri magici piccoli aMici hanno la capacità di farci sentire meglio. Io ho otto gatti e so bene di cosa parlo! Ognuno di loro ha la sua personalità e alcuni sono più empatici di altri, ma il solo guardarli, cosa che non mi stancherei mai di fare, mi dà un’indescrivibile senso di pace e di armonia.  Quello che non tutti sanno però è che i benefici che la loro compagnia ci offre sono davvero molti e non sono solo sensazioni dettate dall’amore che proviamo nei loro confronti ma veri e propri aiuti per la nostra salute! Oltre a farci compagnia i gatti hanno anche il merito di ridurre i livelli di stress, contribuiscono a ridurre la pressione del sangue, aiutano ad abbassare il livello di colesterolo, e, non ultimo, contribuiscono notevolmente a ridurre il rischio di depressione.

Quando vado in ufficio penso a quanto sarebbe bello poterli avere con me, certo forse otto sarebbero troppi, ma avere la possibilità di condividere l’ambiente di lavoro con un gatto deve essere un’esperienza meravigliosa e provo una sana invidia per chi ha la fortuna di provare questa bellissima esperienza.

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Oggi vi raccontiamo la storia di Gino, un bellissimo micione che è diventato il beniamino del Comando dei Vigili Urbani di San Salvario, la sua storia, insieme a quella delle gattine Sindaco del Comune di Gravellona Lomellina è emblematica di quanto possa essere gratificante e bello avere un “Micio in Ufficio”!

(Clicca sulle foto per ingrandirle)

gino su sedia3 gino su sedia2 gino su sedia3gino in cortile

Gino è un bel gattone tigrato di circa 10 anni, che è stato adottato 5 anni fa dal Comando dei Vigili Urbani di San Salvario, un quartiere di Torino. Era un gatto selvatico, ma piano piano ha iniziato ad avvicinarsi ad alcuni impiegati del Comando e, come tutti i felini, ha capito quali persone erano ben disposte nei suoi confronti. Gradualmente ha conquistato tutti anche chi all’inzio era un po’ refrattario; si sa, ognuno ha i propri tempi, forse una paio di persone sono rimaste indifferenti all’intraprendente felino, ma un paio di persone su un organico di 80 elementi è decisamente un ottimo risultato.

Tutti hanno a cuore il benessere di Gino e attraverso una colletta alla quale partecipano tutti i colleghi, si raccoglie il necessario per il cibo, le visite veterinarie, le vaccinazioni e tutto ciò di cui un gatto ha bisogno. A Gino circa un anno fa è stata diagnosticata una insufficienza renale e quindi segue una dieta appositamente studiata per la sua patologia, ma nonostante questo problema, è un micione in salute e anche piuttosto pacioccone e per evitare che possa essere sovralimentato o alimentato in maniera inadeguata, le mamme e i papà di Gino hanno adottato un sistema intelligente: su un taccuino viene registrato quando e cosa gli viene dato da mangiare,  inoltre è seguito da una veterinaria che periodicamente lo sottopone a visite di controllo ed esami clinici.

 gino su davanzale

Come trascorre le sue giornate il Piccolo Vigile?

Come ci ha raccontato una delle mamme di Gino, la Vigilessa Antonella De Lutiis, durante il giorno il micio vive negli uffici,  compreso l’ufficio del Comandante Piero Zabeo che lo ospita spesso e volentieri, anzi, come ama raccontare lui stesso: “è Gino che sceglie dove andare”. Ha i suoi uffici preferiti, l’ufficio del Comandante, l’ufficio Sinistri, l’ufficio Verbali e Protocollo, e altri uffici e ha a disposizione anche il cortile, nel quale sono posizionate ben 5 cucce, una dentro un bagnetto riscaldato, la cui porta viene lasciata socchiusa per consentirgli libero accesso. Questo micione ha trovato una casa molto grande, accogliente e piena di amore e di spazi da esplorare, sia all’interno che all’esterno. Di giorno, il cancello rimane aperto e lui ama stazionare lì; capita che anche gli abitanti del quartiere si fermino a coccolarlo e lui difende il suo territorio dagli invasori, si comporta come un Gatto Vigile da Guardia, tant’è che quando un malcapitato scoiattolo ha varcato la soglia del cancello, alcuni Vigili sono dovuti intervenire per proteggere il piccolo intruso che è stato costretto ad abbandonare il cortile. Per non parlare di alcuni scontri che ci sono stati con i cani utilizzati nei servizi cinofili gestiti dal comando, insomma Gino non ne vuole proprio sapere di condividere il suo territorio con altri animali 🙂

Gino si è integrato talmente bene nel contesto in cui vive che talvolta segue i colleghi, anche quando vanno al bar adibito a mensa, li segue e torna con loro in ufficio, non senza aver effettuato alcune puntatine negli altri negozi limitrofi dove è conosciuto e benvoluto da tutti; inoltre è entrato talmente bene nel suo ruolo di Gatto Vigile che partecipa sovente all’appello che viene fatto durante il turno del mattino e quello del pomeriggio. Tutti si riuniscono in una sala nella quale il comandante Piero Zabeo impartisce le direttive per la giornata e il piccolo vigile a quattro zampe non si perde un appello! Insomma, il nostro piccolo amico fa parte dell’organico a tutti gli effetti!

Da quando c’è Gino in ufficio si respira un’aria più rilassata e piacevole come racconta chi trascorre del tempo in sua compagnia. «Gino è la nostra più bella distrazione. In mezzo a tutte le preoccupazioni quotidiane, lui ci addolcisce la giornata», dice Piero Zabeo, comandante dei vigili urbani di San Salvario. Nulla di nuovo, si tratta dei benefici della  Pet Therapy.

In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 e il Ministero della Salute ne elenca alcuni degli innumerevoli benefici:

“È stato infatti rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l’occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo.
Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici.
Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.

Che si tratti di un coniglio, di un cane, di un gatto o di altro animale scelto dai responsabili di programmi di pet  therapy, la sua presenza solitamente risveglia l’interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all’instaurazione di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il paziente, stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore.”

Noi ci auguriamo che esperienze di felice convivenza tra umani e animali possano diffondersi sempre di più, ma nel caso di Gino, c’era già terreno fertile perchè questa bellissima storia potesse concretizzarsi, infatti, il Comune di Torino è stato uno dei primi in Italia ad adottare un Regolamento che ha lo scopo di promuovere il benessere e la tutela degli animali, favorendo e diffondendo i principi di corretta convivenza con la specie umana!

 gino con macchina

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