Perchè alcuni gatti impazziscono per le olive?

Come è oramai noto universalmente, il gatto è senza dubbio un animale carnivoro, come testimoniano anche la sua dentatura e il suo apparato digerente. Ci si aspetterebbe, allora, da un carnivoro che non degnasse di uno sguardo ciò che è vegetale; e invece i nostri mici non solo fanno mostra di un’attrazione quasi sovrannaturale per l’erba gatta, ma anche di una passione spropositata per le olive.

Secondo alcune testimonianze anche certi utensili, come il tagliere ricavato dal legno di ulivo, e persino il semplice il ramoscello di ulivo hanno lo stesso effetto. Come si spiega il singolare amore dei gatti per le olive? Perchè alcuni gatti impazziscono per le olive?

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A spiegare la reazione felina a questo vegetale abbiamo individuato tre teorie, che hanno tutte a che fare con l’olfatto dei nostri mici e con l’organo vomeronasale, regione sensoriale utile a analizzare al meglio odori nuovi e affascinanti.

Le olive come l’erba gatta?

Non è un caso se all’inizio di questo articolo è stata citata l’erba gatta.

Secondo alcuni, infatti, sia le olive e l’albero stesso, sia l’erba gatta, contengono il nepetalactone, una sostanza che nei gatti ha effetti euforizzanti. C’è chi la chiama “la droga dei gatti”, e forse non ha tutti i torti dal momento che il nepetalactone ha una struttura simile a quella della marijuana e di altri allucinogeni.

L’acido oleico e la sua “parentela” con i nostri felini domestici

Secondo la fisica Monica Marelli, l’acido oleico, vale a dire l’acido che rappresenta il 75% circa degli acidi dell’olio di oliva, è anche l’ingrediente principale dei ferormoni che compongono l’odore personale del gatto, lo stesso che ogni micio “sparge” ogni volta che si strofina con le guance su un oggetto, un altro animale o un umano.

L’acido oleico risiederebbe inoltre nientemeno che nei corpi delle formiche schiacciate sotto le nostre suole, e sarebbe la ragione per cui talvolta Micio si strofina contro le scarpe.

La prova di questa teoria starebbe nel fatto che alcuni ferormoni sintetici, quelli che si spruzzano in casa per creare un ambiente “felinamente amichevole”, sono a base di acido oleico.

Lo squalene, una biomolecola naturale… interessante

Forse molti non ne avranno mai sentito parlare, eppure lo squalene è un elemento naturale con cui alcuni vengono a contatto ogni giorno, e che ogni giorno l’uomo produce autonomamente.

In natura è presente, tra le altre cose, nelle olive; e la sua struttura è appunto simile a quella del nepetalactone che è, lo ricordiamo, la ragione per l’erba gatta che tanto piace ai nostri gatti. Ecco allora perché le olive provocano effetti simili.

Ecco allora spiegato il singolare amore dei gatti per le olive. Rimane una importante domanda a cui rispondere.

Le olive fanno male ai nostri mici?

Si è posto il dubbio, tra gli altri, anche il comportamentalista Jackson Galaxy. A sua opinione, l’assunzione di olive non causa problemi di salute ai nostri felini domestici; occorre soltanto non esagerare, in quanto in quantità eccessive potrebbero causare diarrea.

La dottoressa Cinzia Chiarion, sul suo sito web Olio e Salute si spinge perfino a raccomandare una maggiore integrazione dell’olio di oliva nella dieta di cani e gatti. L’olio di oliva contiene infatti vitamina E, che è un agente antiossidante con un ruolo importante nel combattere i processi di invecchiamento e garantire l’integrità delle membrane cellulari e stimola inoltre le difese organiche oltre alla funzione muscolare. Pertanto, più il gatto è anziano più un cucchiaio di olio di oliva aggiunto al suo cibo abituale può essere decisamente benefico per mantenerlo in forma e in salute.

Che si voglia credere a Jackson Galaxy o alla dott.essa Chiarion, quel che è certo è che il singolare amore dei gatti per le olive non è dannoso per i nostri gatti.

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