Quando cani e gatti si possono pignorare: in Italia la legge shock
La legge italiana parla chiaro, anche gli animali domestici come cani e gatti sono “beni” pignorabili. Una legge, questa, che pare equiparare i migliori amici dell’uomo ad oggetti suscettibili di sequestro. Change.org però, non ci sta, e lancia la petizione contro la legge prescrittiva del pignoramento animale (che potete firmare cliccando qui). Tra le personalità che hanno preso una posizione a favore dei piccoli compagni domestici, c’è la conduttrice tv Tessa Gelisio che afferma: “In Italia cani, gatti e tutti gli altri animali domestici rischiano di essere pignorati e di andare all’asta come un televisore. La legge italiana continua a considerare gli animali da compagnia come ‘cose’, ignorando la dimensione affettiva dell’animale e del padrone e il rapporto che li lega“.
La conduttrice continua poi ponendo l’accento sui diversi milioni di animali domestici che rischiano di finire chissà dove a causa dei debiti che i loro padroni hanno contratto con lo Stato: “Sono oltre 25 milioni gli italiani che vivono con un animale domestico e rischiano di perderlo per sempre a causa di un pignoramento dovuto a debiti con lo Stato o privati. Per questo ho deciso di lanciare la petizione #giulezampe per chiedere al Governo e al Presidente Renzi di non considerare più gli animali domestici come semplici oggetti e, per questo, pignorabili o sequestrabili” L’obiettivo della petizione è ottenere che la Legge riconosca la natura animale, non equiparabile a quella di oggetti inanimati: “Gli animali domestici sono veri e propri membri della famiglia – continua la Gelisio – Le loro esigenze e l’affetto che li lega ai loro padroni devono essere rispettati. Con #giulezampe chiediamo al Governo italiano e ai legislatori di dare con urgenza il giusto valore agli animali domestici nel contesto del codice civile e penale con specifiche leggi che li distinguano chiaramente dalle proprietà sequestrabili e pignorabili”.
La legge che rende gli animali domestici suscettibili di pignoramento, sarebbe in contraddizione con una disposizione del Codice di Procedura Civile, che all’art. 514 vieta il pignoramento di beni dotati di valore affettivo come la fede nuziale, non ricomprendendo, tuttavia, cani o gatti che per molti sono membri della famiglia a tutti gli effetti.