Quartu Sant’Elena e l’ennesima colonia felina minacciata
A Quartu Sant’Elena, in Sardegna, correva l’anno 2012 e il signor Piergiorgio Lara otteneva dall’ASL locale la legittimazione della sua colonia felina, sita in via Colombo presso il distributore Eni in disuso. Colonia che, in quanto tale, ha acquisito per legge tutti i diritti che la legislazione nazionale concede.
Oggi, purtroppo, di questo sembrano essersi dimenticati nel comune di Quartu, perché sono stati autorizzati lavori di rinnovo e la colonia felina del signor Lara rischia lo sfratto.
Già in passato, a dirla tutta, l’Eni aveva tentato di avviare lavori in zona ma era stata diffidata dal farlo da un ufficiale giudiziario proprio in virtù dei diritti della colonia: tra i diritti delle colonie feline c’è infatti quello di essere lasciate vivere senza disturbo nel loro ambiente riconosciuto. Pochi giorni fa, purtroppo, dipendenti ASL, Enpa e del canile Shardana hanno tentato senza successo la cattura dei 20 mici della colonia: parrebbe che il nome altisonante dell’Eni abbia infine avuto il suo effetto, la loro destinazione sarebbe altrimenti stata proprio il canile Shardana. Non è in realtà chiaro cosa stia accadendo a Quartu Sant’Elena, perché nonostante ciò l’area è presidiata 24 ore su 24 da una guardia armata e non sono infrequenti neppure passaggi di volanti di carabinieri.
Il signor Lara è in ogni caso pronto ad agire per vie legali dove necessario, per far valere i diritti dei suoi mici e evitare loro un trasferimento che non solo sarebbe maltrattamento in sé ma li porterebbe anche in una struttura sovraffollata, priva di elettricità e che riceve purtroppo pochissimi aiuti. A tal proposito, ricordiamo che questo non è il primo caso. Proprio in Sardegna qualche mese fa, i volontari che curano la colonia felina di Su Pallosu hanno dovuto combattere contro l’amministrazione comunale!
Che dire, come sempre il diritto del Davide di turno di fronte al colosso Golia vale poco: è davvero triste che, in un Occidente che si promuove come modello di perfezione, non ci sia spazio per tante piccole realtà che peccano solo nel non essere grandi nomi dell’industria.