Winston Churchill e il suo gatto rosso Jock, compagno di una vita
Il gattofilo ben informato è certamente già al corrente del fatto che il fu Primo Ministro inglese Winston Churchill amava i gatti. Tra i gatti che hanno costellato la sua vita si contano, tanto per fare qualche nome, Margate, Mr. Cat, noto anche come Tango, e Bob. Tra i più conosciuti c’è certamente Nelson, che si è guadagnato un nome simile dopo aver inseguito, con una dose di coraggio non indifferente, un grosso cane. A livello di fama, però, il vincitore è certamente Jock. Tanto che il rapporto tra Winston Churchill e il suo gatto rosso Jock è stato raccontato anche in alcuni libri sul tema.
Eccolo Jock, stretto tra le braccia del Primo Ministro e immortalato in una fotografia scattata nel luglio del 1964, in occasione del matrimonio del nipote del politico.
Il suo predecessore all’interno della residenza di Chartwell, si narra nel libro Gatti di potere di Marina Alberghini, è stato un gattino nero che ha rivendicato “con puntiglio” il suo posto nella vita di Churchill.
Quando Churchill ebbe un leggero ictus, accanto a lui c’era un micino nero. Il Dr. Moran che lo stava curando scrisse queste parole: “Un gattino nero saltò sulle sue ginocchia.”
“È stato trovato sui gradini del numero 10 e l’ho adottato”, disse Churchill. “Mi ha portato fortuna”, aggiunge accarezzando il gattino che cominciò a fare le fusa. Nel frattempo Rufus, il barboncino di Churchill, era andato a letto facendo il broncio…
In una lettera scritta alla moglie, lo statista inglese scrisse queste significative parole: ” Il gattino si sta comportando egregiamente ma con il consueto puntiglio! Rufus si sta gradualmente riconciliando con lui. La situazione è tranquilla”.
La settimana seguente il Dr. Moran avrebbe trovato Churchill intento nella lettura del Times, mentre il micino nero ne scompigliava i bordi!
Solo in seguito, appunto, è arrivato Jock. Come raccontammo già a suo tempo, Jock è stato un regalo di compleanno del suo segretario Sir John ‘Jock’ Colville. Un regalo decisamente gradito, dal momento che il Ministro lo attendeva in sala da pranzo al momento dei pasti, e se il micio era in ritardo mandava i domestici a cercarlo.
Winston Churchill e il suo gatto rosso Jock hanno potuto trascorrere insieme solo due anni, che però sono bastati al politico per decidere che a Chartwell avrebbe sempre dovuto esserci un gatto rosso dalle zampine bianche. Il micio gli è rimasto al fianco fino all’ultimo, come racconta Marina Alberghini.
Jock sarà con Churchill anche l’ultima volta che, appoggiato ad un bastone, entrerà nella Camera dei Comuni. Era il 27 ottobre 1964. Jock, fedelissimo gatto che non abbandonerà mai le sue malandate ginocchia, insegnandogli che esiste anche un’altra forma di potere, quello di non arrendersi mai di fronte alle avversità e così vincerle…accettandole, perché non sempre è possibile vincere!
Jock è vissuto altri 10 anni, e nel 1974, quando è spirato, in un certo senso non ha mai lasciato la sua casa… perché le sue ceneri furono sparse nel camino di casa.
A Jock sono seguiti Jock II, III, IV, V. Non manca nemmeno un Jock VI, l’attuale residente della magione come anche la pagina Facebook dedicata rende chiaro.
Questa, però, è un’altra storia. Che se Winston Churchill e il suo gatto rosso Jock non avessero lasciato la giusta impronta nella storia e nei cuori, forse non avrebbe mai potuto prendere forma.