500 Euro di multa per maltrattamento animale: è successo a Roma
La domanda che si pone chi ama gli animali, quando è messo di fronte a un caso di maltrattamento, è “perché?”. Perché spendere il proprio tempo facendo del male a una creatura priva di colpe. E soprattutto, quando la sofferenza viene da chi l’animale lo aveva adottato, perché portare una creatura nella propria vita solo per causarle dolore. La legge, si dice, è troppo tenera con questi mostri. Ma forse 500 Euro di multa per maltrattamento animale potrebbero essere un inizio.
Chi lo sa, cosa salta in testa a una donna di portare nel proprio appartamento un gatto solo per confinarlo in terrazzo, legato, con un collare troppo stretto per lui, e lasciarlo in balia di un’estate che è stata una danza tra acquazzoni e sole cocente, con solo una cuccia come rifugio.
Con tutta la fantasia e la perversione di questo mondo, è difficile darsi una risposta.
Eppure il povero Fuffi ha subito tutto questo. L’orrore si è consumato in via Giuseppe Palombini, a Roma, e se alla fine Fuffi ha ritrovato la libertà è stato solo grazie alle segnalazioni dei vicini di casa della donna. Quando quattro foto, in cui il micio tenta di muoversi sul terrazzo ma si adagia a terra, costretto nei movimenti dalla corda, sono arrivate in Procura, le forze dell’ordine sono alla fine intervenute in suo soccorso. Il 3 agosto 2018 scorso il pm Carlo Villani ha portato a termine, con successo, un blitz notturno.
Sarebbe bello se la storia terminasse su queste note, se potessimo raccontare di come Fuffi abbia trovato una nuova casa e qualcuno che lo ami davvero. Purtroppo, quei giorni infernali sul balcone di via Palombini si sono dimostrati troppo pesanti per lui… che 15 giorni dopo aver ritrovato la libertà ha chiuso gli occhi per sempre.
E ora la donna che lo ha torturato, responsabile di averne debilitato a tal punto il fisico, si è vista emettere dalla Procura 500 Euro di multa per maltrattamento animale. Un decreto penale di condanna, a essere precisi.
Eppure l’amaro in bocca rimane. Perché Fuffi, ormai, non può più essere riportato indietro.