A Bari arriva il tesserino per gattari, una novità gradita
Condomini iracondi e velenosi (in molti sensi), comuni menefreghisti, rivalità tra volontari e gattari della stessa area… Tantissime sono le circostanze che ostacolano chi dei nostri mici di città, quelli senza un divano caldo su cui riposare, si vuole davvero occupare col cuore. Bari, però, guadagna un punto in più, oggi, perché a Bari arriva il tesserino per gattari.
L’emissione del tesserino per gattari è finalizzato in primo luogo a dare a volontari e gattari un vero e proprio permesso comunale per accedere alle aree in cui sono presenti colonie e gruppi di gatti da sfamare, in modo da scongiurare le spesso poco fondate proteste di cittadini ostili agli animali, dato che impedire il nutrimento e la cura dei felini è un reato.
L’iniziativa comprende anche alcune regole per i gattari, da seguire per poter nutrire gli animali senza creare fastidi o danneggiare il decoro pubblico. A dettare tali condizioni è la “Carta dei gattari”, consegnata a chiunque riceva il tesserino da gattaro.
Stando alla Carta, il cibo dei gatti deve essere posizionato in un luogo fisso e ben preciso, pubblico o privato che sia, che sia il più possibile lontano da abitazioni, parcheggi, aree riservate alle attività di gioco dei bambini e zone in cui la presenza di cani è cospicua e frequente. La distribuzione del cibo deve avvenire in orari fissi, fino a due volte al giorno, e le ciotole vanno posizionate al riparo da sole, in modo da evitare cattivi odori; le ciotole col cibo possono essere lasciate a disposizione dei felini per un’ora al massimo. Al contrario, le ciotole d’acqua devono essere disponibili 24 ore al giorno, e anche gli operatori ecologici sono invitati a non rimuoverle. Si decreta inoltre che è concesso realizzare e porre all’interno dei condomini casette per ilo rifugio dei mici durante le stagioni fredde. Infine, è fatto obbligo ai gattari di rivolgersi al veterinario di fiducia in caso di problemi di salute di uno o più felini.
Quindi, a Bari arriva il tesserino per gattari, e con esso il Comune rende manifesta l’intenzione di tutelare gattari e volontari e fa un tentativo per conciliare i rimbrotti di chi gli animali li ama poco e il diritto dei gatti a una vita tranquilla e due pasti al giorno. Le regole della Carta sembrano infatti mirate a togliere appigli a chi si inventa tutto il pensabile per puntare il dito contro gattari e colonie, eliminando le circostanze di potenziale disturbo.
A noi di GcomeGatto l’iniziativa piace, e neanche poco, e pare che anche i baresi apprezzino: i tesserini rilasciati sono già 36.