A processo il killer di gatti di Trescore Balneario

Di storie di violenza sugli animali purtroppo se ne sentono sempre troppe: tra le ultime in ordine di tempo la gattina impallinata di Gorizia e l’assassino dei gatti di Lodi. C’è però un 41enne di Trescore Balneario (Bergamo) che possiede un animo particolarmente malevolo e riprovevole.

La faccenda ha inizio nel 2014. È infatti in quell’anno che l’uomo ha iniziato a mettersi a caccia di cuccioli di gatto cavalcando le onde di internet; contattava preferibilmente donne, ma anche famiglie in cerca di adottanti per i cuccioli delle loro micie di casa, presentandosi come un uomo di buon cuore e un amante sfegatato degli animali. Qualche volta è capitato che la sua offerta di adozione fosse respinta, un rifiuto punito con stalking e messaggi molesti inviati tramite WhatsApp. Quando riusciva a convincere le persone, però talvolta ne portava a casa anche un paio a cucciolata. Poi, con i gattini tra le mani i gattini li sottoponeva a un vero e proprio inferno, torturandoli nelle maniere più depravate e facendoli vivere nel degrado. Spesso, ha anche immortalato i loro ultimi attimi tramite fotografie.

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Ma non finisce qui: dopo aver lasciato passare un po’ di tempo richiamava le famiglie da cui aveva “adottato” i mici. E quando l’inevitabile, curiosa domanda in merito al benessere dei felini giungeva, ecco che lui inviava le fotografie dei pochi animali seviziati. Non contento, sottoponeva le signore che gli avevano affidato i gatti a una pioggia di messaggi offensivi.

Non potevano, stando così le cose, non arrivare le prime denunce, da parte di associazioni animaliste e non. E così nel luglio 2014 l’uomo è stato scoperto e individuato. Ad agosto lo sdegno è cresciuto tanto da portare a una manifestazione di protesta.

Trescore Balneario1

La protesta del 3 agosto 2014. Foto presa da http://bergamo.corriere.it/.

Risale al tardo maggio 2015 un articolo secondo cui al 41enne fossero da imputare anche truffe online, nello specifico l’acquisto di diverse merci senza corrispondere pagamento. Il 41enne di Trescore Balneario, sotto accusa per uccisione e maltrattamento di animali, era infine stato chiamato a giudizio nell’udienza dell’11 novembre. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) si è dichiarata intenzionata a costituirsi parte civile nel processo, denunciando come i crimini dell’uomo non siano affatto un lapsus o un affare da infermità mentale, bensì un disegno preparato in maniera conscia. Il processo però non entrerà nel vivo fino al 23 maggio prossimo, quando verranno sentiti i cinque testimoni dell’accusa. Al momento non ci sono quindi ulteriori notizie da comunicare.

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