Abbandono nel trasportino a Brindisi: intervenuta l’Associazione Guardia dell’Ambiente
L’abbandono di un animale è, sempre, un atto vigliacco e che caratterizza i privi di cuore, perché solo chi non è in sintonia con i sentimenti altrui può pensare che sia un gesto corretto allontanare da sé una creatura indifesa che conta su di noi per essere nutrita e accudita. Ci sono tuttavia forme di abbandono più crudeli di altre… come appunto lasciare in strada un gatto in un trasportino in questi caldi giorni estivi, vietandogli la possibilità di muoversi, andare all’ombra o procacciarsi cibo. Questa storia relativa a un abbandono nel trasportino a Brindisi risale al 12 giugno 2017.
Nella giornata del 12 giugno, probabilmente durante la mattina, ignoti hanno abbandonato questa gattina davanti a un negozio di articoli per animali. La scelta del luogo, viene da pensare, non è certo stata casuale: forse costoro speravano che il proprietario si impietosisse e la prendesse con sé?
Lì per lì, quando nel pomeriggio della stessa giornata il proprietario si è recato al suo esercizio per l’apertura ha pensato che un cliente avesse lasciato la propria gatta per la toelettatura. Tuttavia, è presto diventato chiaro anche ai suoi occhi come si trovasse di fronte a un abbandono. Sul posto è intervenuta l’Associazione Guardia dell’Ambiente.
L’abbandono è un reato, e come tale dovrebbe essere trattato, eppure in questo caso non si è presentato alcun organo di polizia a raccogliere i fatti e la denuncia dell’infrazione della legge, né tanto meno istituzioni di altro tipo interessate a trovare una collocazione per la povera gatta rimasta senza casa. Tanto che si è stati costretti a collocarla in una gabbia per conigli, temporaneamente.
Stando al sito Quotidiano.net, il seguente è stato il duro commento di Antonella Brunetti, Presidente di Guardia dell’Ambiente, in merito a questo abbandono nel trasportino a Brindisi:
“È vergognoso che in una città già saccheggiata a livello ambientale, non vi sia neanche la volontà di cambiare la situazione, basterebbe che per ogni intervento tutte le parti interessate si adoperino ad ottemperare la legge ed attivare il senso civico, per tutti quegli animali già rilegati in remoti angoli della coscienza umana”
Ora, però, ciò che importa più del resto è, secondo noi, che la micia trovi una nuova casa. A questo scopo, chiunque fosse interessato può scrivere all’indirizzo e-mail: brindisi.guardiadellambiente@gmail.com.