Antiche leggende sul gatto e sul Demonio, su come il folklore li ha associati
Se è tristemente vero che, negli anni bui del Medioevo, il gatto è stato spesso considerato legato al Diavolo, nonché compagno della strega, che a sua volta è universalmente vista come amante e complice di colui che è anche chiamato “La Stella del Mattino”. Un legame, questo, narrato in veste del tutto inedita anche dallo scrittore James Joyce.
A contrastare questa visione, che ha dato origine a superstizioni dure a morire, ci sono diversi esempi di religiosi, tra cui vari Papi e nientemeno che Sant’Antonio Abate. Ma come si è espresso, nel folklore, il rapporto tra il gatto e il Maligno? Facile, con queste antiche leggende sul gatto e sul Demonio.
I diretti sottoposti di Satana, si sa, sono i demoni. E allora, è solo naturale che tre dei peli sulla punta della coda di un gatto avessero, secondo i superstiziosi del Medioevo, proprietà demoniache e fossero ciò che spinge i gatti a vagare di notte, nelle ore in cui il Maligno impera e in barba al timore di Dio.
In barba, forse, a chi si è accanito contro i gatti, in Sud America si riteneva che il Diavolo stesso li proteggesse e vendicasse le violenze nei loro confronti. Chi affogava un gatto, riceveva la punizione peggiore; e chi invece ne prendeva uno a calci soffriva di reumatismi. Una credenza nata, certamente, per legare il gatto a forze negative.
La Gran Bretagna, così vicina a noi geograficamente nonché in diversi aspetti culturali, non si è comportata molto meglio. Per quanto in Inghilterra, oggi, si considerino i gatti neri portatori di fortuna… non è sempre stato così. In passato si riteneva, infatti, che i gattini nati al termine della stagione delle more, ovvero verso la fine di agosto, presentassero un carattere pestifero poiché venuti al mondo nello stesso periodo in cui Satana fu cacciato dai cieli… e atterrò, appunto, su un cespuglio di rovi.
Viene da sé, come dovrebbe essere ovvio, che noi di GcomeGatto scoraggiamo con tutte le nostre forze la credenza in queste superstizioni. Se abbiamo narrato alcune antiche leggende sul gatto e sul Demonio, è solo per raccontare un lato in più del folklore felino.
Del resto, oggi si riesce anche a scherzare sull’argomento. Come dimostra un Grumpy Cat in versione malefica, che afferma persino di aver fatto le fusa una volta sola… per il Diavolo.