Il caso Arabia Saudita, fotografie e catwa: esiste davvero una catwa?

Imperversa di recente, su quotidiani tanto stranieri quanto italiani, la notizia di una catwa (termine che è una storpiatura di fatwa, vale a dire l’interpretazione offerta da un esperto riconosciuto della religione islamica in merito a una ben determinata questione) istituita in Arabia Saudita secondo cui sarebbe stato dichiarato contro la legge scattarsi foto assieme a uno o più gatti. Una proibizione che, dopo la presunta fatwa dell’ISIS che ordinerebbe l’esecuzione dei gatti di Mosul, ha portato il popolo di Internet, notoriamente affezionato ai felini, a inveire contro l’Arabia Saudita e l’Islam in genere, e creato un vero e proprio “caso Arabia Saudita, fotografie e catwa“. Le cose, però, forse non sono esattamente come i titoli dei giornali declamano, e basta soffermarsi a leggere qualche riga per comprenderlo.

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Fonte: http://www.lastampa.it/

Il primo indizio lo si può trovare nell’articolo dedicato alla faccenda dal periodico Il Secolo XIX, dove vengono riportate le parole di Saleh bin Fawzan al-Fawzan, uno studioso membro del “Saudi Council of Senior Scholars”; le stesse parole che hanno probabilmente scatenato tutto il tumulto:

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“Scattare foto è proibito, se non per assoluta necessità. Sono vietate in compagnia di gatti, cani, lupi o qualsiasi altra cosa”

La frase è autentica, come questo filmato, che contiene per l’appunto il momento esatto in cui l’argomento è stato affrontato,  testimonia.

Saleh bin Fawzan al-Fawzan, interrogato in merito alla questione del nuovo trend dei selfie con i gatti, risponde:

“Che significa, farsi foto con i gatti? Fare fotografie è proibito. I gatti non c’entrano nulla, qui”

E ha proseguito con la frase già riportata da Il Secolo XIX:

“Scattare foto è proibito, se non per assoluta necessità. Sono vietate in compagnia di gatti, cani, lupi o qualsiasi altra cosa”

A questo punto, risolvere il caso Arabia Saudita, fotografie e catwa diventa piuttosto semplice: non c’è animosità specifica verso i gatti nelle dichiarazioni dello studioso, né un provvedimento specifico riguardante i gatti, pertanto non esiste alcuna catwa.

Si può certamente discutere sull’estremismo insito nella proibizione di scattare foto in generale, un tratto che fa parte del Wahhabbismo, movimento religioso estremista di origine islamica che respinge la gran parte di ciò che è ritenuto occidentale. Come, appunto, le fotografie e la passione per i nostri felini preferiti. Nondimeno, Saleh bin Fawzan al-Fawzan non avrebbe potuto essere più esplicito di così: “I gatti non c’entrano nulla, qui.

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