Aspca: soppressa la sezione di New York
Tante volte, in diverse articoli, abbiamo nominato la Aspca, acronimo che sta per “American Society for the Prevention of Cruelty to Animals“. Si tratta di un’associazione animalista fondata 150 anni fa, nella seconda metà dell’Ottocento, che col tempo si è evoluta in una vera e propria squadra dedicata a sorvegliare sul benessere degli animali e a prevenire per quanto possibile atti di crudeltà ai loro danni. L’esistenza della squadra Aspca di New York si occupava appunti di questi casi, sollevando tale responsabilità dalle mani delle generiche forze di polizia.
Dal 2014, purtroppo, la Aspca di New York non esiste più. Tutto è cominciato quando la necessità del suo operato a favore degli animali è diventata sempre più ingente, e persino alcuni membri hanno denunciato di non possedere sufficienti mezzi e personale per affrontare le emergenze. La città di New York, a questo punto, ha scelto non di sostenerla e magari promuovere una campagna di reclutamento, o assegnare parte delle forze di polizia all’associazione animalista, bensì di sollevarla dall’incarico e affidare la salvezza degli animali alla polizia regolare.
Una soluzione che ha lasciato diversi piuttosto dubbiosi. Riuscirà la polizia, dovendo già occuparsi di innumerevoli crimini di varia natura, a dare agli animali di New York l’attenzione che meritano? L’associazione si occupava in media di 4.000 indagini ogni anno, certamente non uno scherzo per un corpo di sorveglianza che ha già sulle spalle sicuramente altrettanti casi da risolvere, se non di più.
È importante chiarire che l’intera Aspca non è stata smantellata, parliamo soltanto del corpo di New York. Nondimeno, è uno sviluppo che fa discutere e storcere il naso a molti “Noi siamo la loro voce” è il motto dell’Aspca. Può la comune polizia di New York affermare altrettanto? Hanno davvero gli uomini in uniforme il cuore necessario?