Attenzione a prendere il gatto per la collottola: non va fatto con leggerezza
Ci sono, nel gatto, comportamenti noti ai più, anche ai meno attenti, e altri che invece sfuggono a un occhio non abbastanza attento. Una delle immagini più comuni, forse, è quella di mamma gatta che trasporta i suoi cuccioli afferrandoli per la collottola con i denti. Immagine che spinge alcuni a pensare che, se il nostro gatto ci considera una sorta di “genitore”, sia un modo di agire corretto anche se messo in atto da noi. Non è propriamente così, occorre da parte nostra fare attenzione a prendere il gatto per la collottola.
Per affrontare l’argomento, occorre innanzitutto capire in che situazioni un gatto può stringere coi denti la collottola di un altro.
Questo metodo, come già accennato, è utilizzato da mamma gatta nel trasporto dei suoi piccoli. Sotto la presa dei denti della mamma, il cucciolo si rilassa e si fa più gestibile.
Nello stesso modo si comporta il maschio durante l’accoppiamento. La femmina, sentendo le fauci del maschio sul collo, si fa più arrendevole e in genere consente all’atto sessuale.
Tanto il cucciolo come la femmina si rilassano con questa presa, allentando la loro tensione. Questo fenomeno si chiama “riflesso di Portage”.
Perché, dunque, non dovrebbe funzionare se a farlo siamo noi umani?
Innanzitutto, noi non abbiamo la stessa sensibilità tattile dei felini. Loro sono in grado di utilizzare i loro denti senza lasciarne minimamente il segno, e quindi senza provocare dolore. Noi, di contro, potremmo benissimo eseguire il gesto nel modo sbagliato e fare male a Micio. E già questa è un’ottima ragione per fare attenzione a prendere il gatto per la collottola.
In secondo luogo, non tutti i gatti amano essere sollevati da terra. E nessuno di certo apprezza essere sospeso nel vuoto zampe all’aria, con solo una mano a sostenerlo, oltretutto in maniera per nulla stabile.
Per entrambe queste ragioni, è più che possibile che la nostra presa non generi affatto l’effetto rilassante del riflesso di Portage.
Prendere il gatto per la collottola dovrebbe essere, dunque, un sistema di emergenza da limitarsi ai casi in cui è assolutamente necessario tenere fermo l’animale, e i tempi stretti non permettono di utilizzare altra via.
A chiusura di articolo, è doveroso ringraziare Ewa Princi – PsicoEtologa Felina, che ha fatto da “ispirazione” per questo post. Vi invitiamo a visitare la sua pagina perché è una persona davvero preparata e disponibile!