Bag O’Nails, il cat-pub di Bristol
Conosciamo tutti ormai il fenomeno dei cat café. Questo tipo di locali, in cui è possibile gustarsi prodotti di caffetteria coccolando adorabili mici, ha fatto il giro del mondo; il primo aprì nel 1998 a Taiwan, e col tempo il fenomeno si è espanso a Melbourne, Barcellona, Mosca e persino nelle nostre italianissime Torino e Milano. La nuova frontiera? Locali di altra natura a tema felino! Ci hanno pensato a Bristol, in Inghilterra, dove è nato il primo cat-pub: il Bag O’Nails.
Così si presenta all’esterno. Vecchio stile, un po’ rustico. Un’impressione che anche l’interno conferma, perché non c’è tv, bensì un lettore cd e un giradischi, con tanto di vinili tra cui i clienti stessi possono scegliere per la serata. Non solo: il padrone del locale, Luke Daniels, incoraggia i clienti a portare i loro vinili, e a gustarsi una buona pinta di birra (molto ampia la selezione offerta, pare) o un bicchiere di vino.
E i gatti?
I gatti del Bag O’Nails sono 15, in gran parte femmine battezzate con nomi in stile romano, e sono liberi di andare e venire tra la piccola area riservata alla clientela e il piano superiore, dove si recano quando hanno bisogno di un po’ di silenzio, solitudine e sonno. È possibile ai più attenti scorgerne alcuni sulle mensole più alte, dove possono sovrastare in pace la moltitudine umana venuta in cerca di una buona birra e una serata piacevole.
Quando degnano la clientela della loro attenzione e scendono tra i comuni mortali, però, davvero dominano il locale. Camminano sul bancone, deliziandosi degli sguardi degli umani e accettando graziosamente una carezza qui, una grattatina là.
Che dire della loro sicurezza, in un luogo in cui, a volte capita, i livelli alcolici tendono ad alzarsi un po’ troppo? Niente paura. Daniels ha reso chiaro, attraverso vari cartelli, che il cliente deve sempre e comunque tenere un comportamento moderato, e che non sono tollerati ubriachi molesti. Luke vigila tanto sulle persone quanto sui suoi felini.
Resta una sola domanda…
A quando un viaggio a Bristol? O a quando, in alternativa, l’apertura di un locale analogo in Italia? Nel frattempo ci si può consolare gustandosi la pagina FB dedicata e il Twitter di Luke Daniels.