Basta sperimentazione cosmetica sugli animali! L’appello dell’OIPA
Chi si interessa da tempo alle cause a favore degli animali ricorderà certamente quanto era presente, anni addietro, il tema della sperimentazione al fine della commercializzazione di cosmetici. Circolavano liste su liste di aziende abituate a questa pratica, con conseguente invito a boicottarle.
Ebbene, nonostante il divieto totale alla sperimentazione animale per i cosmetici introdotto nell’Unione Europea nel 2013, il problema ad oggi è tutt’altro che risolto. Proprio per questo ci uniamo al grido dell’OIPA: basta sperimentazione cosmetica sugli animali!
Chiaramente, l’OIPA non è l’unica onlus, o associazione in genere, a scagliarsi contro la sperimentazione animale, né sarà l’ultima. In questa occasione la menzioniamo specificatamente in considerazione della recente notizia che la riguarda: proprio l’OIPA sta infatti sostenendo la proposta dei cittadini, divenuta iniziativa, “Salvare i cosmetici senza crudeltà – Impegnarsi per un’Europa senza test sugli animali”.
Lo scopo è rafforzare sia il divieto ai test cosmetici, sia contrastare i test per le sostanze chimiche che prevedono l’utilizzo di animali. Per farlo, e per far sì che la decisione presa nel 2013 venga rispettata, occorre chiarire le lacune presenti tra il regolamento europeo sui prodotti cosmetici e quello sulle sostanze chimiche REACH dell’UE. Il risultato, con semplicità, lo spiega proprio l’OIPA nel suo post dedicato.
All’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) è ancora consentito, in determinate circostanze, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale anche per gli ingredienti cosmetici, seppur vi sia un divieto.