Basta sperimentazione cosmetica sugli animali! L’appello dell’OIPA

Chi si interessa da tempo alle cause a favore degli animali ricorderà certamente quanto era presente, anni addietro, il tema della sperimentazione al fine della commercializzazione di cosmetici. Circolavano liste su liste di aziende abituate a questa pratica, con conseguente invito a boicottarle.

Ebbene, nonostante il divieto totale alla sperimentazione animale per i cosmetici introdotto nell’Unione Europea nel 2013, il problema ad oggi è tutt’altro che risolto. Proprio per questo ci uniamo al grido dell’OIPA: basta sperimentazione cosmetica sugli animali!

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“Sad Cat” by Mark rDin is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Chiaramente, l’OIPA non è l’unica onlus, o associazione in genere, a scagliarsi contro la sperimentazione animale, né sarà l’ultima. In questa occasione la menzioniamo specificatamente in considerazione della recente notizia che la riguarda: proprio l’OIPA sta infatti sostenendo la proposta dei cittadini, divenuta iniziativa, “Salvare i cosmetici senza crudeltà – Impegnarsi per un’Europa senza test sugli animali”.

Lo scopo è rafforzare sia il divieto ai test cosmetici, sia contrastare i test per le sostanze chimiche che prevedono l’utilizzo di animali. Per farlo, e per far sì che la decisione presa nel 2013 venga rispettata, occorre chiarire le lacune presenti tra il regolamento europeo sui prodotti cosmetici e quello sulle sostanze chimiche REACH dell’UE. Il risultato, con semplicità, lo spiega proprio l’OIPA nel suo post dedicato.

All’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) è ancora consentito, in determinate circostanze, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale anche per gli ingredienti cosmetici, seppur vi sia un divieto.

Ci vuole una seria proposta legislativa che nasca secondo un approccio totalmente etico basato sulla valutazione e che rinforzi i metodi alternativi alla sperimentazione animale.
E noi comuni cittadini? Sicuramente possiamo apporre la nostra firma. E sta sempre a noi preferire marche etiche, che siano passate oltre questa barbara usanza. Basta sperimentazione cosmetica sugli animali!