Benedict CumberCat, istruttore di gattini presi in stallo e papà surrogato
Chiunque sia esperto in merito alla crescita dei gatti, sa che mamma gatta insegna alla sua prole, tra le altre cose, come relazionarsi con i simili felini, con gli animali e gli esseri umani che ciascuno della nidiata incontrerà durante la durata della sua vita. A un gattino cresciuto da una balia umana, come è Ellen Carozza, solitamente manca tutto questo… ma lei per fortuna ha un assistente molto speciale: il suo gatto Benedict CumberCat.
Il lettore dalla buona memoria ricorderà che di Benedict CumberCat, Benny per gli amici, abbiamo già parlato in passato, evidenziando la sua indole gentile e l’innato istinto paterno presente in lui. Più volte in passato ha aiutato la sua umana a gestire una cucciolata in fase di crescita.
Anche per Jubilee e suo fratello è stato una figura paterna molto importante e di una certa rilevanza.
I due gattini sono approdati a casa di Ellen a marzo, e Benny, come suo solito, si è preso l’incarico di tenerli caldi, vegliare su di loro arrivando a restare sveglio durante le loro ore di sonno e pulirli con cura. Dedicava particolari attenzioni al fratellino di Jubilee, fatto per cui c’era probabilmente una ragione.
Il piccolo, infatti, si è rivelato parecchio indebolito, tanto da spirare al secondo giorno di vita. Probabilmente, Benny aveva percepito in qualche il suo stato di salute.
Quella perdita, però, non ha affatto scoraggiato questo papà innato dal pelo bianco, che ha dedicato, da subito, tutte le sue energie alla piccola Jubilee.
Presto, il pelo di Jubilee ha iniziato a… colorarsi. Da interamente bianca che era, ha iniziato ad assomigliare a una Siamese Seal Point.
Fatto, questo, che non ha cambiato minimamente il comportamento di Benny.
E ben presto, ne siamo sicuri, le insegnerà tutte le regole del galateo felino. Proprio come avrebbe fatto mamma gatta, se avesse potuto.