British Shorthair

Il British Shorthair non è altro che il gatto comune inglese. Riscosse molto successo nell’età Vittoriana (XIX secolo), infatti la sua prima “apparizione pubblica” risale ad una esposizione felina del 1871. Inizialmente, gli allevatori selezionavano solo gatti con il mantello di colore blu e, spesso, li incrociavano con gatti persiani per ottenere gatti con il pelo più folto e con la caratteristica testa rotonda, qualità che lo differenziano dal gatto comune europeo con cui è strettamente imparentato.
L’origine del British Shorthair è da ricercare presso gli antichi romani! I Romani, infatti, portarono in Inghilterra degli esemplari di gatto africano che si accoppiarono con i gatti selvatici del luogo.

Standard di razza e aspetti fisici

Taglia: medio – grande;
testa: rotonda e massiccia, con un cranio largo;
naso: corto, largo e dritto, con un leggero avvallamento;
orecchie: ben distanziate tra loro, piccole e leggermente arrotondate alle estremità;
occhi: grandi, rotondi, ben aperti e distanziati fra di loro. I colori ammessi sono: verde (è quello preferito), rame o arancione scuro, blu, impari;
collo: corto e ben sviluppato;
corpo: muscoloso e compatto;
zampe: corte e forti con piedi tondi;
coda: corta e spessa con punta lievemente arrotondata;
mantello: struttura forte e molto densa, non aderente a causa della presenza di un folto sottopelo. Colori del mantello: nero, blu, chocolate, liliac, rosso, crema, cinnamon, fawn, bianco, silver tabby, golden tabby, squama di tartaruga, tabby, silver tipped, golden tipped, bicolore, van, arlecchino (insomma praticamente tutti).

Per maggiori dettagli, visitate il sito dell’ANFI.

Carattere

Il British Shorthair è un gatto molto indipendente e, a volte, riservato. Da buon gatto inglese, ha un aspetto perennemente altezzoso, ma l’apparenza inganna! E’, infatti, un gatto molto socievole; va molto d’accordo anche con i bambini e con altri amici a 4 zampe! Si affeziona a tutti i componenti del nucleo familiare, ma ne sceglie solo uno come suo umano!