Burrito, gattino tortoiseshell maschio nato nel Nuovo Jersey
Esistono poche varietà di colorazione del pelo felino che, pur non rappresentando una razza vera e propria, hanno un seguito pari a quella nota come “calico”. Per chi non ne fosse al corrente, ci si riferisce con “calico” a una colorazione del tipo tricolor, che include, nelle loro sfumature, nero rosso e bianco. Oltre alla “calico” esistono altre due colorazioni di essa sorelle, per così dire, ovvero la “torbie” e la “tortie” o “tortoiseshell“. Si tratta di un fenomeno che attira molta curiosità, anche considerando il fatto che interessa solitamente le gatte femmine. Due fattori che fanno di Burrito, gattino tortoiseshell maschio, una vera rarità. Quasi una celebrità.
Burrito è stato soccorso ed è approdato presso la Animal Welfare Association del Nuovo Jersey, tra le ignote mani della dottoressa Erin Henry; che nel riconoscere in lui un maschietto non ha trattenuto lo stupore. Comprensibile, se si considera che tra i maschi con questa colorazione del pelo sono qualcosa come 1 su 3.000.
Nello specifico, il piccolo Burrito è un tortoiseshell. Come spiega anche visivamente il raffronto tra le tre tipologie tricolor già citate.
Geneticamente parlando Burrito, gattino tortoiseshell maschio, è un’anomalia. Infatti, laddove la femmina presenta lo schema di cromosomi XX e il maschio la combinazione XY, nel DNA di questi gatti maschi si presenta l’inusuale schema “XXY”. È proprio la presenza di un cromosoma X in più che permette al “gene orange”, fornito dalla madre, di mescolarsi al bianco e non diventare invece un gene solo recessivo. Così facendo, si la miscela di tre colori: rosso, bianco e un terzo colore. Che nel caso di questi tricolor è di solito il nero.
Che conseguenze comporta questa anomalia genetica?
Nella gran parte dei casi la sterilità del gatto col cromosoma XXY. In alcune circostanze, anche a una certa fragilità di salute.
Che dire? Auguriamo a Burrito una famiglia amorevole e una vita lunga e felice!