Camillo gatto del cimitero di San Fermo, un guardiano felino
Mai come ora infuria il dibattito tra due diverse filosofia di vita feline: gatti indoor e outdoor. I rappresentanti delle due fazioni disquisiscono su pericoli, vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione. Eppure qualche volta sono i gatti stessi a fare la loro scelta, in barba a tutto il resto. È il caso di Camillo gatto del cimitero di San Fermo, comune in provincia di Como.
Camillo, questo bellissimo gattone rosso, aveva una famiglia tutta sua. A cui però ha rinunciato volontariamente: alle mura di casa preferiva il cimitero di San Fermo. “Abitava proprio davanti al cimitero ma continuava a scappare per trascorrere la giornata tra le tombe”, racconta Marialuisa Righi a Comozero.it. Quando la sua famiglia si è resa conto di cosa desiderasse il micio, e quanto rischiasse ogni volta ad attraversare la strada, ha ceduto e ha rinunciato a lui, ha accettato di lasciarlo libero.
Decisione di cui, ad oggi, Camillo non si è pentito per nulla.
La sua tomba preferita è quella della signora Luisa. Non disdegna però, di tanto in tanto, una passeggiata nella piazza del paese o tra le lapidi.
Quando si tiene un funerale, partecipa con discrezione e in silenzio, senza disturbare nessuno. Si siede a rispettosa distanza ed assiste, semplicemente.
Di notte? Dorme all’interno dei colombari vuoti o in un grande vaso pieno di paglia.
Il fatto che sia un gatto libero, comunque, non significa che non abbia chi si cura di lui e si preoccupa della sua salute.
“È seguito da tre persone che gli danno da mangiare (rigorosamente al di fuori del camposanto, per rispetto), è sterilizzato e vaccinato”, spiega ancora Marialuisa Righi.
E le persone, per la gran parte, hanno imparato ad apprezzarne la presenza. Amministrazione compresa.
“È capitato che qualcuno fosse infastidito dalla sua presenza ma la stragrande maggioranza gli vuole bene e si preoccupa per lui se non lo vede per qualche giorno. Anche l’Amministrazione ha capito che è assolutamente innocuo e che, anzi, porta un sorriso in un luogo che, di solito, è sinonimo di tristezza”
In una parola, Camillo gatto del cimitero di San Fermo ha trovato la sua casa. E non è l’unico micio nella storia che ha avuto un’idea simile.