Cani e gatti non trasmettono il Coronavirus: attenzione alle bufale!
Del Coronavirus si è cominciato a parlare già tempo fa. E in tempi non sospetti, era già emerso come altrove nel mondo, nello specifico in Cina, proprio gli animali domestici siano stati additati come untori, con conseguenze catastrofiche e parecchio tristi. Ora che questa patologia è approdata nel suo pieno potere anche in Italia, vale la pena di ribadire il messaggio: cani e gatti non trasmettono il Coronavirus, né ne sono vettori in alcun modo. La precisazione è particolarmente importante in virtù della circolazione sul web, e non, di alcune notizie allarmanti. Come quella che segue.
Questo volantino pare essere comparso in alcuni comuni del Friuli Venezia Giulia, in particolare nei comuni di San Giorgio di Nogaro e Bagnaria Arsa. È doveroso dichiarare che il suddetto “studio americano” non esiste, e ciò rende fake news il volantino stesso. Allo stesso modo, eventuali ambulatori veterinari che incoraggiassero a far testare i nostri amici a quattro zampe non puntano ad altro che approfittarsi della situazione.
Questa notizia ha corso velocissimo diffondendosi sui social a una velocità impressionante, tanto che la conduttrice di “Chi l’ha visto?”, programma in onda su Rai3, ci ha tenuto a smentire la notizia nel corso della trasmissione.
La confusione, e la parziale credibilità della fake news, deriva dal fatto che esiste effettivamente una forma di Coronavirus che colpisce cani e gatti. Esiste infatti un’intera omonima famiglia di virus, composta da varie tipologie che si suddividono prima di tutto tra alfa e beta, in grado di infettare i mammiferi, e i gamma e i delta, che colpiscono uccelli e pesci. Se pure è vero che il Covid-19 è del tipo beta, lo è altrettanto che ha derivazione da alcune specie di serpenti e pipistrelli originari della Cina. Non solo, attualmente l’unica specie da cui possiamo essere contagiati è appunto l’uomo. Quindi, niente paura! Nemmeno dei pipistrelli.
Eppure, di recente il fatto che cani e gatti non trasmettono il Coronavirus è stato però messo in dubbio da un fatto preoccupante: un cane è presumibilmente risultato “lievemente positivo” al Covid-19.
Neanche questo dovrebbe spaventare. Se pure è vero che esiste il cane in questione è risultato positivo al tampone, sta bene, non è ammalato e soprattutto non è in alcun modo veicolo di contagio. Il suo stato è con tutta probabilità il risultato di una mera contaminazione ambientale, avvenuta poiché la sua padrona stava affrontando la malattia. Esiste la più che plausibile possibilità che il virus abbia “aderito alla mucosa nasale del cane dopo un contatto ravvicinato con la sua padrona senza però che si sia verificato il contagio”.
Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia, vuole tranquillizzare ulteriormente gli italiani con l’intervista rilasciata a “Ilsole24ore.com”.
“I coronavirus sono molto specifici: o si adattano all’uomo o al cane, non abbiamo precedenti di altro tipo. Questo perché se un virus si adatta all’uomo non trova poi nel cane o nel gatto i recettori giusti e un organismo idoneo alla sua replicazione”.
Ci sono quindi tutte le ragioni per non allarmarsi. E godersi la compagnia di Micio senza preoccupazioni.