Casetta Scugnizza il 30 marzo chiude: serve una nuova casa ai mici
Anche nelle favole più belle, c’è quel momento di crisi e disperazione che fa temere per la sorte degli eroi. E nel mondo in cui viviamo, ciò accade ancora più spesso… con l’aggravante che non sempre il lieto fine è garantito. A Napoli, Casetta Scugnizza il 30 marzo chiude, e ai mici che adesso ospita serve una nuova casa.
La triste situazione è già nota a chi segue la pagina Facebook dedicata al rifugio, mentre a noi l’ha segnalata Laura, una nostra lettrice che stima profondamente il lavoro delle volontarie di Casetta Scugnizza.
Se Casetta Scugnizza il 30 marzo chiude, non è certo per volontà delle volontarie. La struttura non è di loro proprietà, e chi la possiede preme per fare una serie di lavori e dopo, con tutta probabilità, metterla in vendita.
Leggendo con attenzione i post pubblicati sulla pagina si intuisce che ad attendere i mici ospiti c’è una dimora transitoria, che “è calda e luminosa” ma tutto tranne che ideale: “Ha molti handicap, è in zona ZTL raggiungibile quindi in metro e poi a piedi… Ha troppe scale per le gambe acciaccate delle zie più vecchie”.
Per un mese farà da casa agli “scugnizzi”, così come sono affettuosamente chiamati questi gatti. E dopo?
E noi? Staremo per strada con i trasportini in mano.
Riassumendo, le volontarie di Casetta Scugnizza stanno cercando una soluzione adatta preferibilmente a tutti i mici.
Cerchiamo per Cris, Chicco, Noah e Bina un rifugio
adeguato con spazi aperti ma anche ripari caldi e sicuri.
Per Caterina e Marta anche una casa con altri mici e umani disposti a
ospitare micie poco disposte al contatto ma molto buone e autonome.
Per Willie, Tato e Milù Roof e Mammolo è ancora possibile adozione
se paziente e competente o un periodo di rifugio con capacità di
dedicarsi al contatto. Willie Tato e Milù si lasciano già
accarezzare ma sono ancora timorosi, Willie in particolare è un
micio che ama le coccole ma è ansioso e timoroso.
Romeo è in preaffido, Freddy e Nocciolino cercano casa.
Le adozioni sono le benvenute, quindi. Un’opzione fruibile forse si è aperta, “un terreno di una persona conosciuta che potrebbe essere un opportunità da valutare”, ma in ogni caso le difficoltà sono tante. Troppi, appena scoprono come dovrebbe essere utilizzata l’area in affitto, si tirano indietro. Eppure le volontarie hanno varato ipotesi anche diametralmente opposte, dal casolare isolato all’appartamento. E la possibilità di trovare una dimora adatta e definitiva nei tempi previsti si fa sempre più lontana.
Ora che il tempo stringe, questa richiesta è diventata un grido di aiuto.
Chiediamo ospitalità per i nostri mici. Anche temporanea. Siamo disposte a venire a riprenderceli ovunque appena saremo in grado di ridare loro un tetto. Vi chiediamo aiuto.
Casetta Scugnizza il 30 marzo chiude, e gli scugnizzi non hanno idea di cosa li attenda. Per loro sarà certamente un brutto incubo.
L’appello è rivolto a rifugi, oasi così come privati che ritengano di avere uno spazio per almeno alcuni degli scugnizzi.
Chi fosse in grado aiutare, può contattare le volontarie tramite la pagina Facebook del rifugio. Noi, da parte nostra, ci auguriamo che questo articolo possa regalare ai mici un po’ di serenità!