
Nella vita di tutti i giorni, sono diversi i fattori che possono far sì che i nostri due amici possano o meno convivere serenamente: se non ci sono condizionamenti esterni o precedenti brutte esperienze e soprattutto se la coabitazione avviene in modo graduale si possono ottenere ottimi risultati, soprattutto se i due “coinquilini” hanno la possibilità di conoscersi sin da cuccioli, crescendo insieme, ma comunque questa non è una condizione indispensabile per una convivenza serena, spesso accade che facciano amicizia anche in età adulta.
A questo punto care aMicie, mi piacerebbe raccontarvi la mia esperienza. Premetto che, a mio parere, qualunque tipo di convivenza, anche quella fra umani, per poter funzionare deve partire da alcuni presupposti fondamentali che valgono indifferentemente per umani e pelosi.

Il rispetto della personalità dell’altro e la possibilità, all’interno dello stesso ambiente, di mantenere comunque degli spazi individuali.
Per una buona convivenza tra cani e gatti, entrambi devono avere degli spazi nei quali si sentano al sicuro e non disturbati o minacciati. Se ci pensiamo bene vale lo stesso anche per noi umani e a maggior ragione quindi per i nostri amici pelosi.
Se nello stesso appartamento convivono cani e gatti, non sempre avranno voglia di trascorrere del tempo insieme, quindi è necessario predisporre delle zone dove soprattutto il gatto possa sentirsi a suo agio, al sicuro e non costretto a una convivenza forzata.
Io ho risolto il problema installando un grande tiragraffi molto alto, con casette, scale, piattaforme, insomma una specie di condominio, anzi, pardon, meglio chiamarlo castello (i gatti potrebbero offendersi, nella fattispecie le tre principesse: Miu, Principessa e Trudina).
Si sa, i gatti amano molto godersi la loro privacy, soprattutto se sanno che il luogo che hanno scelto non è raggiungibile dal cane. E’ divertente guardare i miei gatti che dall’alto del loro “castello” osservano i cani mentre scorrazzano, da una stanza all’altra, abbaiando e scodinzolando freneticamente, solitamente in cerca di attenzioni, coccole o cibo. I gatti, dal canto loro, talvolta li guardano letteralmente “dall’alto al basso”, con aria di superiorità, come a voler dire: “Che bisogno c’è di fare tutta questa confusione?” Poi distolgono lo sguardo altero, quasi impietosito e tornano a sonnecchiare o a dedicarsi alle meticolose operazioni di pulizia o semplicemente a meditare su importantissime questioni esistenziali, d’altronde loro sono “liberi pensatori”, filosofi, e scusate se è poco, hanno anche discendenze divine.

Ma verso sera accade un fatto abbastanza singolare, i gatti diventano più attivi e hanno voglia di giocare, mentre i cani al contrario tendono ad essere meno agitati; in questi momenti è bello vederli interagire, si cercano, si stuzzicano a vicenda, non è insolito vedere il nostro cane Berny letteralmente ipnotizzato dalle movenze sinuose dei gatti, loro gli si avvicinano strofinandogli la testina sul suo grosso testone e lui sembra quasi in adorazione, gli lecca la testa, soprattutto alle gattine che si lasciano tranquillamente fare lo shampoo. Titty, la nostra setterina, invece è molto gelosa e se ne sta vicino a me, ma accetta comunque di condividere il divano con i gatti, a patto che io non le sottragga le dovute attenzioni.
Come potrete immaginare, è difficile annoiarsi in questa affollata ma gioiosa convivenza. Si potrebbe anche fare a meno del cinema o della televisione, gli spettacoli divertenti, le gag comiche e anche quadretti di disarmante tenerezza non mancano mai.