Come piace mangiare al gatto: ecco svelato il mistero
I lettori più attenti avranno già notato la particolarità insita nel titolo dell’articolo. Non “cosa”, come accade frequentemente, o “quando”, tempistica utile a far sì che tra le altre cose Micio dorma un po’ nelle ore notturne. La questione, in questo caso, è come piace mangiare al gatto. Argomento che copre, in parte, anche il “cosa”, ma che riguarda principalmente luoghi e sistemazione delle cibarie messe a sua disposizione.
In altre parole, se il vostro gatto appare estremamente schizzinoso potrebbe essere colpa non tanto del sapore del cibo, bensì della scelta logistica.
Il primo dettaglio a cui far caso è il punto di posizionamento della ciotola del cibo. Si tratta di un luogo ben definito e tranquillo, dove Micio possa gustare i suoi pasti con calma senza dover sottostare ad esempio a un via vai continuo? È sufficientemente lontano dalla lettiera? L’acqua è, seppure vicina, non immediatamente affiancata?
Se tutte queste condizioni sono rispettate, metà dell’opera è già ben completata. Diversamente, è bene sapere che nessun felino in natura gradisce cibarsi nel luogo adiacente a dove si abbevera, né tanto meno nelle vicinanze del luogo scelto per depositare le sue deiezioni. Per quanto noi ci occupiamo di tenere pulita la ciotola dell’acqua, l’istinto ben vivo in lui gli suggerirà sempre che essa può sporcarsi e contaminarsi con il cibo che potrebbe facilmente cadervi. E in merito alla lettiera… beh, il gatto è un animale pulito. Ve lo immaginate, a mangiare così vicino a dove ha appena sporcato?
Se anche con questi accorgimenti l’appetito scarseggia, si possono tentare altre strade. Del resto, capire come piace mangiare al gatto non è così immediato.
Il problema potrebbe risiedere nelle ciotole. Se il bordo non è abbastanza ampio, e i baffi vi cozzano contro, è possibile che la cosa non sia granché apprezzata. E proprio questo spinga il gatto a nutrirsi in misura minore di quanto vorrebbe, o dovrebbe.
Una soluzione alternativa, se i casi precedenti non si applicano alla situazione in esame, può essere proporre più punti di approvvigionamento cibo, vale a dire almeno un punto della casa in più fornito di acqua e cibo. In questo modo, il gatto potrà scegliere dove preferisce mangiare e in questo modo ne sarà più invogliato.
Qualora tutto il resto abbia fallito, è tempo di sconfinare nel “cosa”. Che tipo di cibo c’è a disposizione del gatto?
Le crocchette sono un’ottima scelta, utili a soddisfare la sua necessità di pasti brevi e frequenti, ma è bene non dimenticare quanto i nostri mici apprezzino l’umido. Con un po’ di cibo umido ogni giorno, non solo sarà più invogliato a nutrirs, ma sssumerà in questo modo parte dei liquidi che a volte, per natura, fatica ad assumere poiché, purtroppo, molti mici hanno la tendenza a bere poco. E se non basta, provate a servire l’umido tiepido o leggermente scaldato: non potrà proprio resistere!
In caso di digiuno prolungato, ovviamente, il consiglio è sempre di rivolgersi al veterinario. La problematica potrebbe purtroppo essere di natura anche medica.