Come vedono i gatti, e quali colori riescono a distinguere?
Come vedono i gatti, e quali colori riescono a distinguere?
Affascinante e misterioso, non è un caso che il gatto sia al centro degli studi e delle ricerche di diversi etologi e comportamentalisti che, senza sosta, cercano di comprenderne ed analizzarne i comportamenti più bizzarri. Quel che è certo, è che la percezione della realtà è un fattore che influenza non poco il comportamento di un individuo o di un animale; e nel caso in esame, vale la pena di soffermarsi su come vedono i gatti, in quanto ciò può davvero gettare su di loro una luce nuova. In questo articolo, proveremo a spiegarvi come funziona l’occhio del gatto, utilizzando le foto dell’artista Nickolay Lamm, che ha provato a mettersi nei panni di un gatto.
Siamo già a conoscenza del fatto che i gatti, stando ad alcuni studi, sarebbero in grado di vedere in ultravioletto. Ma che altro c’è da evidenziare in merito a questi splendidi occhi?
Tanto l’occhio felino quanto quello umano sono dotati di bastoncelli e coni; entrambi sono fotorecettori, destinati però a funzioni differenti in quanto i bastoncelli sono deputati alla percezione del movimento e alla visione in condizioni di luce scarsa, mentre i coni riguardano invece la percezione dei colori.
Nell’occhio del gatto sono presenti più bastoncelli rispetto a quello umano, mentre i coni sono in numero inferiore. Ciò si traduce in una significativa visione periferica e una capacità straordinaria di cogliere movimenti nel buio.
Per la precisione, il nostro felino domestico possiede una visione periferica più estesa della nostra di circa 20 gradi (180° contro 200°).
Questa, invece, è una simulazione di come funzioni l’occhio felino in situazioni di luce fioca. Esso necessita di sette volte la luce in meno necessaria a quello umano per cogliere movimenti nel campo visivo.
Quali colori riescono a distinguere i gatti?
Moltissimi anni fa, si pensava che i gatti vedessero in bianco e nero, un po’ come le prime televisioni! Successivamente, si pensava che fossero daltonici.
Alcuni esperti ritengono che i gatti siano in grado di vedere solo il grigio e il blu, nelle loro differenti tonalità; altri pensano che, nella visione dei colori, siano molto simili ai cani, ma con meno ricchezza di tonalità e saturazione dei colori. In pratica riuscirebbero a percepire bene il blu, il giallo e qualche tonalità di verde; mentre hanno difficoltà con il rosso, il marrone e l’arancione. Il rosso è molto confuso e lo percepiscono simile al verde, mentre il viola, per loro, appare molto simile al blu.
Di contro, l’occhio umano è decisamente più efficiente nel distinguere i colori, oltre a essere dotato di superiore acutezza visiva. Questo accade perchè gli esseri umani hanno un maggior numero di coni nell’area della fovea, che sarebbe la zona centrale della retina.
Come detto anche precedentemente, l’occhio del gatto è più ricco di bastoncelli piuttosto che di coni; questo gli permette di avere una visione periferica migliore e di percepire con estrema semplicità gli oggetti in movimento, ad esempio le prede.
È indubbio che il mondo presentato ai nostri gatti sia molto meno vibrante in termini di colori.
Un daltonico affetto da disturbo rosso-verde, cioè incapace o in difficoltà nel percepire questi due colori, può capire un po’ meglio di altri come vedono i gatti.
Con “acutezza visiva” si definisce invece come “la capacità dell’occhio di risolvere e percepire dettagli fini di un oggetto”, e dipende da quanto è nitida l’immagine proiettata sulla retina. Chiarito questo concetto, risulta evidente già dalle fotografie precedenti come la situazione sia diversa per il gatto e per l’uomo.Questo implica che, pur cogliendo i movimenti meglio di noi, un gatto deve avvicinarsi fino a circa 6 metri all’oggetto, persona o animale che ha attirato la sua attenzione, per poterne distinguere il dettaglio.
Che ne pensate? Meglio come vedono i gatti o noi umani?