Consegnati cibo e acqua al rifugio Kj2 di Andrea Cisternino a Kiev
Un incubo durato settimane, di cui abbiamo parlato in questo articolo: Andrea Cisternino era rimasto bloccato nel suo rifugio con altre 4 persone e oltre 450 animali. Le scorte di cibo e di acqua erano in esaurimento e nessuno poteva avvicinarsi all’area in cui si trova il rifugio, perché circondata dai militari russi.
Il mondo animalista si è mobilitato per aiutare Andrea e i suoi animali, capeggiato dall’Enpa che, tramite la presidentessa Carla Rocchi, ha fatto sapere “Ci siamo attivati immediatamente per rispondere alla disperata richiesta di aiuto – e in due giorni abbiamo organizzato la missione per l’invio di ben dodici tonnellate di beni per animali e per le persone: pet food, farmaci, trasportini, accessori per animali ma anche acqua potabile, cibo in scatola, pasta, riso e articoli per la persona”.
Per giorni, i beni sono rimasti bloccati alla periferia di Kiev: i chilometri che li separavano dal rifugio di Andrea erano davvero pochi, ma il territorio era controllato dai militari russi e non era possibile entrare e uscire liberamente.
In questa operazione, ha avuto un ruolo fondamentale l’unità di crisi della Farnesina, che si è attivata da subito per non permettere che il peggio potesse accadere. Il Ministero degli Esteri ha trattato per aprire un corridoio in quella zona e permettere ad Andrea, alle altre persone nel rifugio e a tutti gli animali, di ricevere gli aiuti e sopravvivere.
Ed è notizia di ieri che la missione è riuscita! Tramite il giornalista Claudio Locatelli, che è stato colui che ha accolto il grido disperato di aiuto di Andrea e ha fatto sì che in Italia ci fosse una mobilitazione di massa per aiutarlo, gli aiuti sono stati consegnati, come documenta questo video.
La riuscita dell’operazione è corredata da questa bellissima foto.