Cosa significa avere un gatto come capo al lavoro? Esattamente questo!
Accade in Germania, nei Paesi Bassi, nel Nuovo Messico, talvolta in Italia e, ovviamente, in Giappone, ed è il sogno di ogni gattofilo: condividere lo spazio di lavoro con un bel gatto con un talento per tirarci su di morale nelle giornate particolarmente pesanti. E se invece a capeggiare l’ufficio fosse un gatto? Questi comics, di cui tempo fa abbiamo pubblicato la prima parte, spiegano, con ironia e una dose di verità, cosa significa avere un gatto come capo al lavoro.
In una situazione del genere, persino gli atti di tutti i giorni possono essere… pressoché peculiari.
Ad esempio, tutti abbiamo sete e necessitiamo di liquidi, no?
E ovviamente, un gatto beve proprio felinamente, un po’ come fa tutto!
Altrettanto felini sono i modi di distrarre il capo quando non si ha voglia, proprio nessuna, di lavorare.
Basta una graffetta, come in questo caso, o anche una pallina di carta lanciata al momento giusto!
Qualche volta, quando la vita non è proprio gentile, le comuni norme di convivenza all’interno dello stesso spazio vitale dovrebbero essere valide per tutti… non per Micio-capo, però.
E guai a portare in ufficio un soprammobile a noi caro. Anche se è della nonna defunta. Si sa del resto cosa fanno i gatti con i soprammobili.
E che dire della maniera felina di porgere un saluto e comunicare apprezzamento?
Ma del resto… i gatti sono gatti!
Ecco spiegato dunque, a suon di immagini, cosa significa avere un gatto come capo al lavoro. Che dire: noi lo vorremmo ugualmente!
Ringraziamo il sito http://www.businesscat.happyjar.com per le vignette.