Dagli occhi del mio gatto, la canzone di Francesco Bolognesi dedicata ai nostri gatti

Ogni giorno con un gatto è speciale, lo sappiamo bene. E forse proprio per questa ragione ai nostri splendidi felini abbiamo dedicata una data: il 17 febbraio, la festa del gatto. Li festeggiamo ogni giorno, e ogni attimo in cui rendono migliore la nostra vita o ci raddrizzano una giornata storta, ma non è forse giusto omaggiarli quando è la loro festa?

E noi, in questo 2023, vogliamo farlo con una canzone che i gatti li racconta alla perfezione. Si tratta di Dagli occhi del mio gatto, scritta e cantata da Francesco Bolognesi, avvocato e cantautore romano amante dei gatti. Iniziamo subito con il dire che il video è stato girato presso la colonia felina di Torre Argentina, a Roma, per sensibilizzare il pubblico e promuovere la cultura della cura dei gatti e delle colonie.

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Bando alle ciance, dunque. Noi vi lasciamo all’ascolto… e alla vista, perché testo e musica sono accompagnati da uno splendido video presso la colonia felina di Torre Argentina, a Roma.

Siamo sicuri che abbiate già notato il testo, che indica come Francesco Bolognesi conosca bene le nostre “tigri d’appartamento”, ma evidenziamo volentieri i passaggi che a noi hanno colpito di più.

Vedrei un po’ meno colore mi sorprenderei a guardare fuori mi divertirei con poco.

Sapevate che i gatti vedono molti meno colori e sfumature rispetto a noi? E proprio per questo, in un certo senso, in condizioni di luce fioca hanno molta meno difficoltà di noi a distinguere oggetti e persone.

Se guardassi negli occhi di un uomo, proverei solo vergogna per quello che siamo.
Se guardassi dagli occhi di un uomo, proverei un grande senso di vuoto.

Non sarei così intelligente da esser tanto ignorante e così poco coerente.

Già, gli animali non conoscono la crudeltà fine a se stessa, anche quando sembra giochino con la preda stanno solo seguendo l’istinto, non c’è malizia. Purtroppo, la razionalità porta anche doni sgraditi.

Mi divertirei perché tutto è un gioco.
Vedrei tutto sensazionale, anche quello che per voi è banale, è banale.

Quante volte abbiamo sorpreso i nostri mici a giocare con ogni minimo pezzo di carta, come fosse il tesoro più grande del mondo per loro? Ed allora, forse, ci siamo accorti di come sia al contrario così difficile per noi goderci la bellezza del mondo.

Ma soprattutto, afferma il cantautore, “Se guardassi dagli occhi del mio gatto non tornerei più uomo, ci scommetto”. E come dargli torto?

C’è una ragione, forse, per cui queste parole toccano così da vicino ogni gattofilo. L’autore, ci ha raccontato, ha scritto questo brano pensando al suo gatto Oliver, “che per 21 anni mi ha dato più di quanto avrei mai potuto immaginare”. Purtroppo, Oliver è venuto a mancare a causa di una malattia; e Francesco ha voluto ricordarlo dedicandogli la copertina dell’album che immortala proprio la zampetta fasciata di Oliver.

Dagli occhi del mio gatto di Francesco Bolognesi celebra alla perfezione questo stupendo animale, e noi lo ringraziamo per aver condiviso con noi la sua opera e averci permesso di diffonderla, come merita del resto.