Dispersa nella metropolitana di Roma, la gattina Yuna è stata ritrovata viva: tutta la storia

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Il 24 aprile 2025, nella stazione Eur Fermi della metropolitana linea B di Roma, una gattina tigrata con un fiocchetto lilla è sfuggita dal trasportino mentre viaggiava insieme a una giovane ragazza. Quella fuga improvvisa, nel cuore del caos urbano, ha dato inizio a una delle mobilitazioni più sentite della comunità romana: la ricerca di Yuna, una gatta domestica che si è ritrovata smarrita tra treni, tunnel e stazioni sotterranee.

Un attimo di distrazione e poi il buio

Erano da poco passate le 15 del 24 aprile quando, secondo i racconti, il trasportino si è aperto improvvisamente. Spaventata, Yuna è saltata giù e si è infilata in un convoglio diretto a Rebibbia. La sua giovane umana, una minorenne, ha cercato inutilmente di inseguirla. In pochi secondi, Yuna è svanita nel buio.

È iniziata così una corsa contro il tempo, tra volontari attivati, appelli sui social e ricerche coordinate, per tentare di intercettare la gattina prima che fosse troppo tardi.

gattina Yuna smarrita nella metropolitana di Roma

I primi avvistamenti e le difficoltà burocratiche

Le prime segnalazioni sono arrivate già poche ore dopo, da passeggeri del treno numero 22, che hanno pubblicato su Facebook una foto: sotto un sedile, impaurita e rannicchiata, c’era una gattina con il fiocco lilla al collo. Era Yuna.

In poco tempo, l’immagine ha fatto il giro dei gruppi animalisti e dei quartieri romani. Decine di volontari si sono mobilitati: volantini nelle stazioni, turni di perlustrazione, trappole con cibo, richieste di accesso alle aree ATAC. Si è parlato anche di possibili avvistamenti al tronchino di Rebibbia, zona accessibile solo per pochi minuti dai passeggeri e difficile da monitorare.

Le ricerche si sono scontrate con ostacoli imprevisti: l’accesso al deposito ATAC di Eur Magliana, dove si trovava il treno su cui viaggiava Yuna, è stato autorizzato solo giorni dopo, anche a causa delle limitazioni dovute ai funerali di Papa Francesco. Nel frattempo, però, era ormai troppo tardi per recuperare le immagini delle telecamere interne: i video erano stati sovrascritti.

L’Enpa di Roma, insieme ai volontari, non si è arresa. Grazie anche all’interessamento del Consigliere Rocco Ferraro, si è ottenuto il permesso di entrare nel deposito con fototrappole e continuare le ricerche, nonostante nessuno avesse visto Yuna tra i gatti di colonia abitualmente presenti nella zona.

Una testimonianza che cambia tutto

Il 29 aprile emerge una pista inattesa. Stefano, un ragazzo presente sulla metro la sera del 24, racconta di aver visto la gattina sotto un sedile. Insieme ad altre persone, hanno provato a recuperarla usando del prosciutto. Alla fine, un altro passeggero – mai identificato – sarebbe riuscito a prenderla e avrebbe detto: “Non c’è problema, la prendo io. Ho già altri sei gatti”.

L’uomo è sceso a Rebibbia con Yuna in braccio. Da quel momento, nessuno l’ha più visto. Ma quella segnalazione ha acceso una nuova speranza.

Yuna adesso si chiama Lola

Poche ore dopo, arriva la conferma. L’Enpa di Roma riceve un messaggio anonimo accompagnato da foto: è Yuna. È viva, curata, in casa. A scrivere è il ragazzo che l’ha salvata, rimasto in silenzio fino ad allora.

gattina Yuna smarrita nella metropolitana di Roma

“Quando l’ho trovata era molto magra, denutrita e impaurita. Il giorno dopo l’ho portata dal veterinario e ha iniziato la cura per la sverminazione. Oggi sta bene, vive in casa con me e altri gatti. Ora si chiama Lola, scrive il giovane. Nessuna richiesta, nessuna rivendicazione: solo la volontà di rassicurare chi, in quei giorni, ha lottato per lei.