Donne e gatti, una poesia squisitamente felina di Paul Verlaine
La correlazione, o per dirla in parole ancora migliori il feeling tra gatto e donna è ormai noto. Assieme hanno attraversato periodi anche piuttosto oscuri della storia, e ora quel legame è indissolubile. Ma che dire, invece, della connessione tra i felini e le arti della penna? Anch’essa è innegabile. Ebbene Paul Verlaine, poeta della corrente decadentista e conosciuto come uno dei “poeti maledetti”, ha tradotto in versi un grazioso quadretto tra gatto e donna. Il suo titolo? Semplice, Donne e gatti.
Lei giocava con la sua gatta
E che meraviglia era vedere
La bianca mano e la bianca zampa
Trastullarsi nell’ombra della sera!
Lei nascondeva – la scellerata –
Sotto i guanti di filo nero
Le micidiali unghie d’agata
Taglienti e chiare come un rasoio.
Anche l’altra faceva la smorfiosa
E ritraeva i suoi artigli d’acciaio,
Ma il diavolo non ci perdeva nulla
E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo,
Il suo riso, scintillavano quattro punti fosforescenti.
E voi? Avete mai assistito a una scena come quella descritta da Verlaine in Donne e gatti?