Due strane richieste fatte a dei pet-sitter: peculiari, divertenti, imbarazzanti!

Senza dubbio qualcuno tra i lettori avrà, qualche volta, fatto da pet-sitter per un amico o anche, magari, sotto pagamento per un estraneo. Il pet-sitter è una persona che, sotto incarico del “padrone” di uno o più animali, si occupa di loro in sua assenza, fornendo loro il cibo necessario, portandoli a passeggiare o pulendo la cassetta dei bisogni, e ovviamente passando del tempo con loro perché non si sentano troppo soli. Qualche volta essere un pet-sitter, per meraviglioso che possa sembrare, non è facile… e lo dimostrano queste due strane richieste fatte a dei pet-sitter.

Questi aneddoti che stiamo per narrarvi sono stati raccontati al sito web Vetstreet.com.

banner

petsitter1

Fonte: http://www.vetstreet.com/

Si sa, per i nostri gatti faremmo di tutto. Magari anche farli sedere a tavola con noi…

Ed ecco perché l’aneddoto di Catherine Oakley, una donna di Atlanta impiegata presso la Power Pet Sitter, fa sorridere, è divertente, ma forse per alcuni non è nemmeno così assurdo. Catherine ha raccontato come si sia trovata, in un’occasione, a dover nutrire sette gatti in altrettanti luoghi diversi della casa; il che, in se stesso, non è poi tanto strano, in quanto è noto come il momento della nutrizione sia delicato in ambito di convivenza felina. La ciliegina sulla torta è stata la scelta del luogo di uno dei gatti, che ha chiesto di ricevere il suo cibo nientemeno che… sul tavolo del soggiorno, e lo ha poi consumato educatamente seduto su di una sedia. Ma diciamoci la verità: non è certamente l’unico al mondo!

Il secondo aneddoto ha a che fare con i bisognini dei nostri amici felini. Per quanto li amiamo, difficilmente l’odore del contenuto della loro cassettina risulterà mai piacevole. Anzi. E un’anziana signora residente nel Nord Carolina lo sa bene.

petsitter2

Fonte: http://www.vetstreet.com/

Tanto bene che a Shannon, pet-sitter di Fayetteville che opera all’interno del Carolina Pet Care Services, è stato chiesto di mettere in freezer i bisogni dei gatti di casa, onde evitare che il loro odore impregnasse l’intero sacco della spazzatura. Stesso discorso per il vomito felino, in caso di malessere. I bisogni già congelati venivano poi, ovviamente, buttati via assieme al resto dei rifiuti.

Un’esagerazione? Forse. Sicuramente, una richiesta piuttosto eccentrica. Due strane richieste fatte a dei pet-sitter, senza dubbio, per quanto una faccia spalancare gli occhi più dell’altra. E a voi, è mai accaduto qualcosa del genere?

[efb_likebox fanpage_url="gcomegatto.it" box_width="250" box_height="" locale="it_IT" responsive="1" show_stream="0" hide_cover="1" small_header="1" hide_cta="0" ]