Duke, il gatto del reparto di terapia intesiva dell’UCSF Medical Center di San Francisco
Dove un tempo i luoghi di cura erano proibiti agli animali, perché ritenuti sporchi e portatori di germi, oggi è sempre più frequente vedere ospedali che aprono le loro porte agli amici a quattro zampe di chi è ricoverato; a Londra esiste persino una struttura in cui va e viene indisturbato, e anzi benvoluto, Arthur, un gatto che vive nelle vicinanze. Duke, il gatto dell’UCSF Medical Center di San Francisco, è oramai un vero e proprio membro dello staff.
Duke, il cui nome completo è Duke Ellington Morris, è approdato a questa struttura medica dal rifugio noto come San Francisco SPCA, nell’ambito di una collaborazione che prevede l’utilizzo di animali del suddetto rifugio nella pet therapy, al fine di contribuire al benessere dei pazienti umani dell’UCSF.
Nello specifico, Duke è l’angelo felino di coloro che sono ricoverati al reparto di terapia intensiva. Più di una volta è rimasto al fianco di un paziente durante la visita di controllo quotidiana, e sempre, invariabilmente, strappa un sorriso anche a chi è nelle condizioni più critiche. Con la sua sola presenza e la sua indole amichevole rende migliore la giornata di chi è bloccato in un letto d’ospedale: un’impresa non da poco, decisamente.
Il suo premio? Un giro in carrello tra le corsie, attività che adora, e tante coccole e grattini da medici e infermieri… e occasionalmente anche da chi si è recato a visitare un malato.
Viene da sé che questo programma pet therapy viene svolto con tutte le accortezze del caso: innanzitutto lo staff medico si assicura che i pazienti non soffrano di allergie al pelo di gatto, e vengono ovviamente applicate tutte le norme di igiene.
Ecco Duke, il gatto dell’UCSF Medical Center di San Francisco durante uno dei suoi giri di reparto; ovviamente trasportato sul carrellino, come si conviene a una personalità nobile come la sua.