Maya, micia con carcinoma, ha bisogno di aiuto
La strada sa essere molto crudele con i randagi. Non solo è piena di pericoli, ma più tempo un randagio ci passa, più il suo pelo diventa opaco, il corpo magro, e se è particolarmente sfortunato sviluppa una zoppia o qualche altro tipo di malattia che lo imbruttisce. Ed è quella la rovina del randagio, perché si sa, a tutti piacciono i mici puliti e dal mantello scintillante. Chi invece, come Maya, la protagonista di questa storia, si ritrova in strada col naso mangiato da un carcinoma ha la vita un po’ meno facile.
In questa foto, Maya si chiamava ancora Emma. Fino a non molto tempo fa, per la precisione il 26 aprile, Emma vagabondava per una città dell’Albania. Era, sì, nutrita da alcune persone di buon cuore, ma lei aveva bisogno anche di altro: coccole, amore, qualche carezza. Si avvicinava alle persone facendo le fusa, ma era puntualmente ignorata, o peggio scacciata. Del resto, a chi piace una gatta col naso distrutto?
Il cuore di qualcuno però l’ha colpito, e precisamente quello dei volontari della Animal Rescue Albania. Così tanto da indurli a scrivere per lei un appello e sperare l’impossibile, sperare che esistesse al mondo qualcuno disposto ad accoglierla e insegnarle cosa fosse l’amore, cosa fossero le coccole, prima che il carcinoma avesse la meglio su di lei.
E il miracolo è avvenuto. Una famiglia toscana si è intenerita e ha aperto le porte della sua casa. È così che Emma è diventata Maya. Maya, che significa “dorata”. Che forse è un altro modo per dire “preziosa”.
Eccola nella sua nuova casa, finalmente serena, al caldo e al sicuro. Una vittoria non da poco in un mondo in cui il cucciolo guadagna qualcosa come 900 condivisioni e il gatto anziano e malato una cinquantina.
La notizia dell’arrivo della piccola in Italia arriva da questo evento, promosso da Animal Rescue Albania, in cui sono inoltre pubblicati tutti gli aggiornamenti sulla sua salute e la sua vita come componente della famiglia.
Un evento che ha un doppio scopo: è anche una raccolta fondi. L’idea, infatti, è di rendere meno dolorosi possibili gli ultimi mesi di Maya. Questo significa spese veterinarie che, sì, la sua famiglia è pronta a coprire, ma sono comunque considerevoli. Ci sono inoltre le spese del viaggio in Italia da recuperare.
Chiunque abbia voglia di dare una mano, qui trova tutte le informazioni necessarie.
Noi a Maya auguriamo una vita serena, piena di calore: se lo merita e si merita anche di più di così.