L’Ermitage e i suoi gatti custodi
Che i musei non siano luoghi ignoti ai gatti non è una novità: ne sono testimonianza, tanto per fare qualche esempio, i numerosi gatti custodi del British Museum, o a “The Cat Cabinet”, il museo dedicato al gatto nell’arte. Ma lo sapevate che a partire da Pietro il Grande nel Palazzo d’Inverno, in Russia, gatti non ne sono mai mancati? E che oggi proprio un gruppo di mici è il primo custode del museo Ermitage di San Pietroburgo? Del resto, già Caterina II li aveva incaricati di proteggere la pinacoteca reale dai roditori…
Inizialmente erano randagi, che hanno cercato riparo dal freddo, dalle intemperie e dalla strada per loro tanto ostile negli scantinati e nei sottotetti dell’Ermitage. Salta alla mente più di una struttura che accoglierebbe con una smorfia la notizia. Eppure, con la loro presenza, i gatti hanno da subito assicurato la salvezza delle opere museali, semplicemente tenendo i topi alla larga.
Oggi i felini dell’Ermitage sono circa 60, ciascuno dotato di un nome e un tesserino identificativo, ciascuno coccolato e adorato dai dipendenti del museo. Questi impiegati pelosi molto particolari sono trattati con tutte le cure possibili, tanto che è stata persino istituita una giornata annuale a loro dedicata: il 28 marzo. Il loro benessere è preso tanto seriamente che attorno all’Ermitage sono stati posti cartelli che avvertono gli automobilisti di procedere con attenzione, perché è possibile il passaggio di gatti nell’area… siccome, ovviamente, i felini guardiani non disdegnano passeggiate all’esterno.
Accade a volte che la popolazione felina del museo cresca di qualche unità di troppo, o che uno dei gatti dimostri un’indole tendente al casalingo e all’amore per i divani. In questi casi, i dipendenti dell’Ermitage si adoperano per trovare famiglie amorevoli ai gatti in questione.
Non resta che sperare che questa grande famiglia felina continui a condurre la splendida vita che si sta attualmente godendo, e che il rispetto degli abitanti di San Pietroburgo verso i gatti rimanga sempre immutato.
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