Fernando Botero e la sua arte dal sapore felino, dalla Colombia con furore
Quello tra il gatto e l’arte è uno sposalizio longevo di secoli. Lo racconta la storia dell’arte e lo sa bene anche la Réunion des Musées Nationaux, che ha creato un’app a tema pittorico tutta dedicata ai gatti. Proprio a proposito di gatti e arti visive, oggi vi presentiamo Fernando Botero e la sua arte dal sapore felino.
Prima di tutto, un breve accenno biografico. Fernando Botero Angulo nasce nel 1932 a Medillin, Colombia. La sua passione per il disegno sboccia nel 1948, e viene nutrita da studio ed esercizio condotti in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Affianca ben presto alla pittura anche la scultura. Il primo, reale successo risale al 1958, anno in cui vince il primo premio nel Salón de Artistas Colombianos, la più importante manifestazione culturale della Colombia. Oggi è uno dei principali artisti appartenenti al filone dell’Astrattismo.
Anno dopo anno, il suo stile si è affinato e definito fino ad acquisire quei tratti caratteristici per cui Botero è oggi conosciuto: il Boterismo, fatto di figure, sia umane sia animali, la cui stazza non è corrispondente alle proporzioni reali ed è invece maggiore.
E quando parliamo di animali, intendiamo soprattutto gatti.
Gatti golosi abbastanza da avventurarsi su un tavolo, gatti esploratori che vagano di tetto in tetto, gatti pronti a sistemarsi sul letto per il pisolino pomeridiano… Questi tre dipinti, pur essendo diversi in più di un senso, hanno un tratto in comune: ritraggono il gatto in una dimensione domestica.
Persino il gatto che si avventura sul tetto, pur con echi di quella natura curiosa e avventurosa, più selvaggia, dei felini, essendo circondato da case rimane molto vicino al un mondo “addomesticato”. Non è certo un caso, dato che nella visione di Botero i gatti simboleggiano il lato domestico del mondo e la femminilità: del resto proprio di fronte al focolare domestico gatto e donna iniziano a legarsi l’uno all’altro.
Non giungerà, perciò, come una sorpresa il fatto che in diverse opere di Botero il gatto e la donna compaiano assieme.
Non solo, il gatto ha un posto di tutto rispetto anche all’interno della famiglia.
In chiusura di questo articolo, è opportuno dedicare un po’ di spazio anche alla scultura: Fernando Botero e la sua arte dal sapore felino non si limitano, come già detto, alla pittura.
Questa statua, nota come Il gatto di Fernando Botero, è esposta a Singapore, ma diverse copie di essa, assolutamente identiche, sono presenti un po’ in tutto il mondo… anche nella nostra Venezia!
Molto conosciuta è anche questa scultura, denominata Chubby Cat.
Fernando Botero e la sua arte dal sapore felino, in una parola, hanno conquistato il mondo intero.