
L’idea è nata da un gruppo di scienziati dell‘Università del Missouri, che hanno dato vita al progetto “99 Lives” . I ricercatori hanno lanciato un appello a tutti i proprietari di gatti, veterinari e aziende produttrici di cibi per animali domestici, affinché raccolgano campioni di sangue e tessuto utili a dar vita ad un database contenente le informazioni sulle malattie che colpiscono i gatti e di cui soffrono anche gli esseri umani, come obesità, diabete, asma, infezioni alle vie urinarie, cancro, problemi cardiaci e malattie infettive.
Dopo aver trascorso decenni a studiare l’organismo canino, l’obiettivo è ora di concentrarsi sulla genetica felina, per riuscire non solo ad ultimarne la conoscenza dell’intero DNA, ma anche per rapportare i dati che emergeranno dallo studio con il patrimonio genetico dell‘essere umano.


Partecipare all’iniziativa è semplice: chiunque fosse interessato a farlo, può visitare il sito dell’Università e inviare campioni di sangue o tessuti: l’obiettivo è raccogliere i 20.000 geni necessari per capire la provenienza del colore del pelo o degli occhi, così come l’origine di alcune malattie.