Gatti e yoga: un’occasione per i mici senza famiglia

Lo yoga, sport tipicamente legato al rilassamento, alla meditazione e certamente non al divertimento o al lasciarsi distrarre da eventi esterni come… gatti?

Ci ha pensato Jeanette Skaluba, volontaria di un centro yoga in Illinois, a combinare questo bizzarro matrimonio: i gatti in questione sono tutti provenienti da rifugi ed in cerca di famiglia.

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L’ingresso dei mici alla lezione di yoga, ben lungi dallo scontentare gli allievi, ha portato una ventata di entusiasmo e divertimento culminata anche in episodi di estrema tenerezza come quello documentato dalla foto qui sopra. Il risultato? L’apprezzamento degli allievi si è tradotto in 500 dollari di donazioni in un singolo giorno. E mentre dal canto loro gli umani hanno goduto della presenza dei felini, a loro viene data la possibilità di mostrarsi in tutto il loro splendore e la loro vivacità al di fuori di un ambiente cupo e triste come quello del rifugio. E’ fatto innegabile, e triste, che i rifugi non siano certamente i luoghi più divertenti in cui recarsi: musi e musi in gabbia non fanno certo sorridere, e non permettono del resto neppure ai mici di esprimere il loro potenziale e il loro fascino.

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Non è poi così diverso abbracciare un gatto in una palestra e spaparanzati sul divano di  casa propria, no? L’iniziativa non è nuova, nel suo scopo, anche in Italia e in Spagna dove, rispettivamente, nel Cat Café di Torino e di Barcellona i mici sono tutti trovatelli e adottabili.

E allora non ci resta che augurare buona fortuna non solo ai mici dell’Illinois e di Torino, ma anche a tutti i randagi del mondo. Per ognuno di loro, forse, c’è un divano morbido pronto: basta dare loro la giusta occasione.