Gatti lavoratori: Le gatte sindaco del Comune di Gravellona Lomellina
La coscienza collettiva nei confronti degli animali sta cambiando. Finalmente stiamo imparando che gli animali hanno una loro dignità e utilità sociale, non sono solo dei giocattoli che ci fanno divertire, e se gestirli dovesse diventare troppo impegnativo, ce ne si può sbarazzare, come se si trattasse di oggetti e non di esseri senzienti, che hanno un’anima, sentimenti e amore incondizionato da donare.
È possibile salvare gli animali dal loro malessere per trasformare la loro vita a beneficio del sociale, migliorando conseguentemente il benessere collettivo. Importanti risultati si stanno ottenendo attraverso la Pet Therapy, anche negli uffici, è famoso il caso dell’azienda nipponica che ha assunto ben 9 gatti, diminuendo lo stress tra i dipendenti ed aumentandone in maniera esponenziale la produttività. Certo, si tratta ancora di casi isolati, che fanno notizia, ma presto quella che sembra essere una moda ma che in realtà rappresenta un modo nuovo di intendere il rapporto uomo-animale si diffonderà sempre di più.
Ma veniamo a uno dei casi più singolari della nostra Italia.
Indice degli argomenti:
Le gatte Sindaco del Comune di Gravellona Lomellina
Leggendo il titolo si potrebbe pensare ad una goliardata, a una trovata per farsi pubblicità, ma la storia di queste gattine racconta soprattutto l’esperienza e lo scambio di un amore incondizionato, fatto di momenti meravigliosi ma anche di avvenimenti tristi e dolorosi che hanno commosso migliaia di persone e, con queste premesse e con il rispetto per i sentimenti di umani e animali, vogliamo raccontarvi la loro storia.
La prima gattina adottata dal Comune di Gravellona Lomellina si chiamava Ciccetti, e come racconta Massimo Rossi, impiegato del Comune era una bella gatta tigrata dagli occhi verdi:
“Nell’aprile del 2005 ho trovato una bella micetta tigrata con gli occhi verdi, davanti all’archivio comunale. Da allora ci ha tenuto compagnia fino al 22 ottobre 2009, quando la leucemia felina se l’è portata via. La micetta si chiamava Ciccetti e, per i primi 15 giorni, ha vissuto in Ufficio, durante le ore di servizio. Quando gli Uffici erano chiusi, Ciccetti aveva la sua cuccetta, il cibo, l’acqua e la cassettina per i bisogni, sul pianerottolo fra l’Archivio e gli Uffici stessi, al riparo dalle intemperie! La mattina successiva mi aspettava davanti alla porta secondaria del Municipio, io le aprivo e lei si fiondava dentro e cominciava a gironzolare, non prima di essersi strusciata a lungo contro le mie gambe. Dopo qualche giorno, intelligentemente, avendo capito che, se mi aspettava davanti all’ingresso principale sarebbe entrata prima in Municipio, ha cominciato ad aspettarmi da quella parte, da allora, ha vissuto sempre negli Uffici Comunali. Ciccetti è stata una gattina buona che ha donato a me, ai colleghi di lavoro ed agli amministratori un po’ di felicità e tanta serenità per 4 anni e mezzo!”
“È più giusto dire che è stata lei a scegliere me! Infatti, fra lo stupore generale di tutti i volontari del Rifugio del Micio, Pippi mi è venuta in braccio e lì è rimasta per oltre mezz’ora! Pippi, pur dolcissima e buona, non amava molto farsi prendere in braccio da nessuno ed ecco spiegato lo stupore dei volontari.”
Pippi, la prima gatta Sindaco
Pippi, è stata chiamata così perché aveva i calzini bianchi e perché questa peculiarità ricordava un telefilm degli anni ‘70 “Pippi Calzelunghe”. Era tigrata nella parte superiore e chiara, quasi bianca, con tracce color rosso/marrone nel sottopancia, oltre ad avere due bellissimi occhioni verdi. Era una gatta dolcissima che amava farsi coccolare, s
“Pippi era il perfetto esempio di come effettivamente funzionasse la Pet Therapy – spiega il papà adottivo della micia, Massimo Rossi-. Tutto questo non svanirà, non finirà con la sua scomparsa”
Marina, la seconda gatta Sindaco
Marina, dopo varie avventure e disavventure era stata accolta dal Gattile di Vigevano insieme ai suoi cuccioli e, come racconta Massimo Rossi:
“L’avevo notata subito, ma l’avevo scartata, perché avendola vista assieme a due micetti, non mi pareva giusto dividerla dai suoi figli. Saputo che i piccolini erano già svezzati e pronti per l’adozione, tutto è cambiato e, dopo averla fatta sterilizzare e testare (fortunatamente è FIV-FELV negativa!), l’ho adottata, dopo aver ricevuto da Lei una “testatina”…..segno inequivocabile che Pippi la stava guidando dall’alto, dato che quel gesto era stato il primo segno di affetto che mi aveva regalato 4 anni prima! Il 13 luglio 2013, Marina è entrata in casa mia e, nel giro di pochi secondi, è diventata la padrona della casa! Due giorni dopo, è cominciata ufficialmente la carriera di Marina Gatta Sindaco!”
Il comunicato dell’arrivo della nuova gatta Sindaco è stato dato ufficialmente sul sito del Comune e Marina è a tutt’oggi la nuova Gatta sindaco! Ovviamente ha la sua pagina facebook, che prima apparteneva a Pippi, (sempre nei cuori di coloro che le hanno voluto bene) e tutti sperano che il suo mandato duri il più a lungo possibile. Marina è una gattina molto vivace e intraprendente ma allo stesso tempo dolce e coccolona, e ha preso molto sul serio il suo ruolo di Sindaco a 4 zampe e controlla tutto quello che dipendenti ed amministratori fanno in Municipio!
Ma le sue mansioni non si limitano solo nel supervisionare ciò che avviene in ufficio, alleviare lo stress e rendere più piacevole il lavoro, ha addirittura celebrato un matrimonio civile!
Noi ci auguriamo che il caso del Comune di Gravellona possa essere preso ad esempio da altri comuni, perchè poter lavorare vicino ad un amico a 4 zampe aiuta a combattere lo stress, allevia le tensioni che talvolta si creano all’interno degli uffici, insomma, fa bene alla salute!