Il gattino Romeo e la sua favola di felicità: anche per lui, un lieto fine
È purtroppo una realtà il fatto che spesso escano da rifugi, gattili e persino case che ospitano cucciolate solo, o quantomeno più facilmente, i gatti più belli o più vivaci. Per molti, troppi, persino un occhio mancante è un’imperfezione troppo accentuata. Non parliamo, poi, dei gatti tripodi. E proprio per questo, il gattino Romeo e la sua favola di felicità sono una luce di speranza per gli animali che ancora aspettano una famiglia.
Romeo è nato così a causa di una malformazione congenita, una malformazione che non gli impedisce di giocare, correre e sostanzialmente “fare il gatto” come tutti i suoi colleghi felini. Probabilmente, non è neanche consapevole della differenza fisica.
I potenziali adottanti, purtroppo, sì. E in molti vedendone il musino particolare sono passati oltre.
La sua lunga storia di rifiuti e la sua lunga permanenza al rifugio hanno viaggiato di bocca in bocca, di bacheca in bacheca, fino a quando la voce è arrivata fino ai volontari del Santuario Compasión Animal.
Toccati nell’animo e nel cuore, sono andati a incontrarlo. E hanno visto non un gattino difettoso, brutto e sgraziato, bensì un animale come tutti gli altri, bisognoso di amore e di una casa sua, la cui “diversità fisica”, lungi dal penalizzarlo, lo rendeva ancora più speciale.
Così, hanno preso la loro decisione: e Romeo è diventato un ospite permanente del Santuario Compasión Animal.
Non si tratta di un’altra sistemazione temporanea, bensì di una sorta di casa comune per animali che hanno bisogno di una dimora ma per svariate ragioni sembrano condannati a non trovarla. Lì, questi animali ricevono cure, amore e affetto: proprio come se si trovassero in una casa tutta loro. Al Santuario Compasión Animal, Romeo è un gattino amato al pari degli altri ospiti.
Forse non è lo stesso di avere una casa tutta per sé, potrebbe dire qualcuno; eppure il gattino Romeo e la sua favola di felicità dimostrano che dopotutto nel mondo c’è spazio per tutti, dove c’è l’amore.