Gatto che giochi per strada, una poesia di Fernando Pessoa
Dei gatti si dicono tante cose. Si mormora che abbiano i loro personali superpoteri, che possano annullare le energie negative intorno a loro… e che possiedano una saggezza secolare, un modo di vita da cui molto potrebbe imparare. Un’opinione, questa, che condivideva, in vita, anche il poeta portoghese Fernando Pessoa. Nella sua poesia Gatto che giochi per strada, descrive in parole semplici ma accorate il suo amore per i nostri felini.
Gatto che giochi per strada
Gatto che giochi per strada
come se fosse il tuo letto
invidio questa tua sorte
che nemmeno sorte si chiama.
Buon servo di leggi fatali
che governano pietre e persone,
possiedi istinti comuni
e senti solo ciò che senti.
Sei felice perché sei così,
tutto il nulla che sei è tuo.
Io mi vedo e non mi ho,
mi conosco e non sono io.
Non sempre la nostra razionalità umana è un dono. Talvolta, forse, troppo concentrati come siamo su di essa perdiamo di vista il nostro istinto, ciò che è parte del nostro essere animali. E invece, può essere proprio questo a indicarci la via in alcune occasioni. Non solo: secondo Pessoa il gatto, pur essendo “servo di leggi fatali”, ha perfetta consapevolezza della nostra identità. Al contrario nostro che, rinnegando il nostro istinto, perdiamo la nostra identità.
L’abbiamo sempre detto: il gatto è un saggio, nel profondo.