Il gatto piange? Ecco perché
Con “pianto del gatto” si intende un miagolio lamentoso, che solitamente si presenta continuato e non in forma singola. Specifichiamo l’argomento di questo articolo perché pochi giorni fa è stato invece pubblicato un pezzo riguardante una gattina che ha pianto lacrime vere.
Così come ogni tonalità di miagolio ha una sua causa e un suo significato, lo stesso vale per il pianto. Per comprendere le cause che portano un gatto a piangere occorre esaminare però l‘ambiente in cui vive, la sua età, la sua routine, da quanto tempo è approdato in casa ed eventuali eventi traumatici recenti.
Non sempre c’è da allarmarsi per la sua salute quando accade.
Un caso tra i più comuni è il gatto insonne che piange nelle ore notturne. Se questa è la situazione in cui vi trovate, probabilmente vi basterà educare il micio a diversi orari di sonno e veglia. Vi rimandiamo a questo articolo per le specifiche misure da prendere per risolvere il problemi.
Se l’adozione è recente, tranquilli: dovete solo armarvi di un po’ di pazienza e il pianto cesserà da sé. Il vostro micio è probabilmente confuso dal nuovo ambiente in cui si trova, e in più se si tratta di un cucciolo è possibile senta la mancanza della mamma e dei fratellini. In entrambi i casi, può aiutare preparargli una cuccia calda e confortevole munita di coperta in cui possa avvolgersi, che può “simulare” la pelliccia della mamma. Ancora meglio, accoglietelo a dormire con voi se lo desidera. Nelle sue ore di veglia provate a rallegrarlo facendolo giocare.
Quando c’è stato un lutto in famiglia, felino o umano che sia, e il micio gira per casa piangendo, fa esattamente quello che sembra: comunica il suo dolore per la scomparsa del defunto, e vagabonda cercandolo proprio perché ne sente la mancanza. Dategli il suo tempo: poco alla volta, capirà che il suo amico non tornerà. Naturalmente potete aiutarlo coccolandolo e rallegrandolo con giochi vari.
Ci sono però circostanze in cui è il caso di farsi qualche domanda in più, e magari richiedere anche un parere veterinario.
Anche i cuccioli piangono spesso, in quel caso le motivazioni possono essere altre: le trovate qui.
Il vostro micio ha preso a piangere così, dal nulla? Se è una femmina è non è sterilizzata, sta semplicemente lanciando il suo richiamo ai maschi della sua specie; se poi si rotola per terra di frequente e al tocco di una mano solleva il sedere, portandosi così in posizione da accoppiamento, è quasi sicuro che non si tratti altro che del periodo di calore. Diversamente, è il caso di tenere d’occhio con attenzione il vostro felino per individuare comportamenti inusuali: una quantità maggiore di feci o urina, un appetito aumentato o diminuito, la tendenza a leccarsi più spesso del solito, vomito, diarrea o qualsiasi altra nota inusuale possono essere sintomi di una malattia che fa soffrire il micio, che quindi piange per sfogare il proprio dolore. Soltanto un veterinario potrà dirvi qual è il problema.
A maggior ragione, se questo comportamento si verifica in un gatto anziano vale la pena di vedere un veterinario. Il vostro vecchietto può semplicemente sentirsi confuso dal deteriorarsi dei sensi, o manifestare col suo pianto un disagio fisico.
Lasciamo per ultimo, a chiusura di articolo, un caso piuttosto raro e particolare.
Che fare se il gatto piange di continuo, letteralmente tutto il tempo? C’è da chiedersi se in questo caso non stiate scambiando miagolii per pianto, nel qual caso vi è semplicemente toccato un micio chiacchierone. Si sa che ad esempio alcune razze, come i siamesi, tendono a chiacchierare parecchio. Può essere che sia il suo modo di chiedervi più attenzioni; anche qui, un occhio in più alle sue abitudini e ai suoi comportamenti non guasta, giusto per escludere motivazioni cliniche. Naturalmente se la cosa vi fa sentire più tranquilli, sentitevi liberi di bussare alla porta del veterinario!