Gli Oscar aiutano gli animali abbandonati: ecco in che modo!
Pensando alla Notte degli Oscar, vengono certamente in mente volti di bellissimi e bellissime attori e attrici, abiti lussuosi e luccicanti, un palcoscenico da urlo ed esibizioni di artisti di altissimo livello. C’è, però, ben più di questo: per stupefacente che sia, gli Oscar aiutano gli animali abbandonati!
L’attenzione degli spettatori degli Oscar, che si svolgono proprio oggi domenica 26 febbraio, è senza dubbio rivolta principalmente ai fortunati vincitori, coloro che stringeranno in mano la statuetta dorata. Ma gli amanti degli animali hanno una ragione in più, ora, per rivolgere i loro occhi anche sui nominati che non sono giunti all’ambito traguardo, perché sono proprio loro a portare tra le mani un dono prezioso per gli animali che non hanno la fortuna di essere stati adottati, e vivono in strada o in un rifugio.
L’iniziativa è di Lash Fary, personalità dello show business americano noto per il suo senso dello stile e per l’ideazione di pacchetti regalo dedicati a occasioni speciali e non. Fary, nello spirito del “l’importante è partecipare”, prepara da anni pacchetti dono che valgono milioni di di dollari per gli attori, sceneggiatori e costumisti sconfitti da colleghi migliori di loro durante la Notte degli Oscar; e uno di questi pacchetti include la possibilità di donare 10.000 pasti a un rifugio per animali a scelta del ricevente del dono. Personalità come Julia Roberts, Julianne Moore, Meryl Streep, Rosamund Pike e Ethan Hawk hanno scelto proprio questa specifica opzione.
È chiaro che si tratta, appunto, di una scelta personale dei candidati perdenti, e che sta a loro scegliere questa specifica opzione piuttosto che un altro pacchetto. Nondimeno, resta vero che gli Oscar aiutano gli animali abbandonati e l’iniziativa è, comunque, decisamente lodevole. È giusto complimentarsi anche con Lash Fary, che nonostante il suo stile di vita decisamente ricco, evidentemente, non ha dimenticato i più bisognosi e sfrutta proprio la sua posizione a loro favore, e con l’azienda americana che offre in dono la quantità di cibo necessaria per questa iniziativa.