Gli USA non usano più i gatti come cavie per insegnare a intubare

La sperimentazione medica con l’utilizzo degli animali è ad oggi, nonostante i piccoli passi in avanti a favore dei diritti animali, forse la pratica più controversa: c’è chi la approva senza se né ma, chi invita a regolamentarla perché gli animali non soffrano più del necessario, chi la tollera malvolentieri e richiede che si faccia uno sforzo attivo per sviluppare altri metodi e ovviamente anche chi la rifiuta, punto e basta. IL 2016 ha portato, in merito, almeno una buona notizia: gli USA non usano più i gatti come cavie per insegnare a intubare.

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Fonte: http://www.stltoday.com/

C’erano, un tempo, ben 198 corsi di pediatria che utilizzavano gatti e furetti vivi per insegnare agli studenti a intubare i bambini. La scelta era caduta su questi animali in quanto le loro aree respiratorie superiori assomigliano a quelle di un neonato. I poveri animali venivano sottoposti ad anestesia, poi utilizzati anche per 15 tentativi di intubazione a lezione; una frequenza decisamente troppo alta per la salute delle cavie, dato che trattandosi di studenti ancora inesperti più di cinque tentativi consecutivi rischiano di danneggiare la trachea e, col tempo, causare danni anche ai polmoni. Il trauma peggiore per i gatti, a breve termine, era però forse il fatto che capitava che si risvegliassero durante un’intubazione.

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Ovviamente, non sono mai mancate le proteste da parte degli animalisti statunitensi, né sono mai cessate le richieste di adottare un differente metodo didattico, che non comprendesse la sofferenza di esseri viventi. Diversi istituti, però, sostenevano che utilizzare uno strumento inanimato non avrebbe permesso agli studenti di toccare con mano i movimenti di gola e trachea durante l’intubazione.

Oggi, nel 2016, i gatti non sono più soggetti a pratiche di intubazione a fini didattici negli Stati Uniti. Nell’ottobre 2016 anche l’ultima scuola di pediatria che la praticava, la scuola di medicina della città di St. Louis (Washington), ha annunciato ufficialmente di aver sostituito gatti e furetti con manichini studiati appositamente allo scopo. Un risultato ottenuto anche grazie ai tanti che, sotto invito della PETA, hanno contattato gli istituti colpevoli di perpetrare questa barbarie ed espresso le loro rimostranze.

Ora che gli USA non usano più i gatti come cavie per insegnare a intubare, chissà che altri non seguano l’esempio.

E i gatti un tempo utilizzati come cavie? Sono stati tutti adottati da membri dell’istituto di St. Louis. Finalmente potranno godersi un bel divano, come meritano.

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