Graeme Riley, il gatto in stile.. Hachiko
La storia del cane Hachiko si è diffusa col tempo a macchia d’olio, specialmente dopo l’uscita del film con Richard Gere come protagonista; per chi non la conoscesse, comunque, Hachiko è stato un cane che accompagnava alla stazione il suo padrone ogni giorno, e si presentava sul binario ad aspettarlo ogni giorno. Alla sua morte, Hachiko si è stabilito alla stazione per tutta la vita, dove ha continuato ad attendere il suo ritorno. E se vi dicessimo che qualcosa di molto simile è accaduto in Australia, a Melbourne… ma che della storia è protagonista Graeme, un bel micione?
Graeme (nome completo, Graeme Riley) è stato adottato quando aveva circa sei anni da Patrick O’Duffy, recatosi alla ASPCA in cerca di un compagno peloso e felino. Non si sa precisamente che vita abbia vissuto precedentemente, ma quel che è certo è che era un randagio, e sappiamo bene che la vita di strada non è mai facile. Ci è voluto Patrick per renderlo il micione splendido che ora tutti possiamo vedere.
Oltre che splendido, comunque, Graeme è certamente eccezionale. Infatti, a un certo punto della sua nuova vita con Patrick, ha cominciato ad accompagnarlo alla stazione ogni mattina, e aspettare il suo ritorno, sul binario, nel pomeriggio. Un’abitudine che gli ha fruttato diversi amici e fans, tanto che gli è stata dedicata una pagina FB tutta sua! A volte, inebriato dalle attenzioni, è anche successo che salisse sul treno per prendersi più coccole, scendendo una o due fermate dopo.
In questo video lo si può vedere aggirarsi in stazione.
Purtroppo, nel 2013 Graeme è deceduto, alla dignitosa età di 17 anni. Ha combattuto contro un terribile linfoma, che però negli ultimi 18 mesi della sua vita gli ha permesso di vivere in pace, senza soffrire troppo. Fino alla sua dipartita, avvenuta nelle prime settimane dell’agosto 2013.
Patrick O’Duffy ha voluto ricordarlo con un bellissimo post sulla sua pagina FB, di cui vi traduciamo due brevi estratti.
Amava le persone, le attenzioni e i posticini caldi. Persino durante i suoi ultimi anni di vita, quando la malattia e la vecchiaia hanno colpito duramente la sua salute, è sempre stato pronto a esplorare un pezzo di mondo, in cerca di coccole. Ogni persona che lo ha incontrato, anche solo per pochi minuti, lo ha amato.
Ora se n’è andato, lasciando un vuoto doloroso che non potrà mai essere riempito. Quello che ci resta sono i ricordi e il nostro amore per lui. E significa molto per noi sapere che così tante persone, in tutto il mondo, lo hanno amato e hanno seguito le sue avventure.
In memoria di Graeme è stata istituita una raccolta fondi da destinare, poi, proprio alla ASPCA, la stessa organizzazione che lo ha ospitato e si è presa cura di lui fino alla sua adozione. La raccolta fondi ora è stata sospesa, e sono stati consegnati quasi 925 euro.
Buon Ponte, Graeme.