Grido d’allarme per i randagi di Torre del Greco (Napoli)

E ovviamente, le adozioni sono le benvenute. Questa micia, ad esempio, è attualmente in cerca di casa. Si chiama Puffetta, e questo è l’appello scritto per lei da Claudia stessa.

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Puffetta è una dolcissima micina di 10 anni che ha urgente bisogno di casa e amore, un luogo in cui possa guarire e ristabilirsi in serenità. Sì, perché Puffetta sta male: è molto disidratata, ha un molare marcio, e soffre di insufficienza renale. Ha bisogno di un po’ Renal umido in bustine da 100 g. della Royal Canin, qualche lettiera, ma soprtattutto uno stallo… o ancora meglio un’adozione. Cerco, per lei, un’adozione del cuore e una famiglia che le dia tanta dedizione. Puffetta convive senza problemi anche con altri gatti. Si affida in appartamento o in giardino messo in sicurezza da Napoli al centro nord con visite pre e post affido, più firma del modulo. Si prega di lasciare un SMS al numero 3348382079 se interessati!

Chi fosse in grado di offrire una mano può contattare Claudia al suo numero di telefono (334 838 2079), sul suo account Facebook o sulla pagina dedicata ai randagi di Torre del Greco.

Tuttavia, Puffetta è soltanto una piccola parte di ciò che è il grido d’allarme per i randagi di Torre del Greco.

Il vero ostacolo al benessere di questi mici è la poca collaborazione delle autorità, unita all’indifferenza di diversi privati. E per questo noi di GcomeGatto ci facciamo portavoce di un mail bombing rivolto alle autorità di Torre del Greco e ai quotidiani locali, affinché esse adempiano ai loro obblighi di legge. Pubblichiamo a seguito la lettera tipo da inviare, assieme agli indirizzi e-mail a cui spedirla.

Oggetto: Tuteliamo i gatti di Torre del Greco!

Gentili Signori,

con la presente mi unisco alla richiesta avanzata da numerose persone da tutta Italia, affinché il Sindaco e il Comune di Torre del Greco intervengano in maniera risolutiva per porre fine ai maltrattamenti di cui sono vittime i gatti all’interno del Comune. Troppo spesso i poveri randagi vengono privati di acqua e cibo, scacciati dalle loro colonie e molto spesso avvelenati da ignoti.

L’avvelenamento dei gatti è purtroppo frequente. Per anni in corso Vittorio Emanuele (compresa la villa comunale) e nel parcheggio sulla salita di Largo Annunciazione, negli anni scorsi, centinaia di gatti hanno trovato la morte per avvelenamento. Altrettanto avviene in via Circumvallazione (dove è situata la scuola elementare Nazario Sauro) e nei pressi dell’isola ecologica, presso Piazza Luigi Palomba, San Giuseppe alle Paludi e in molte altre zone.

Non è infrequente nemmeno che scompaiano nel nulla varie colonie feline. Nel 2012 la colonia felina della scuola elementare Nazario Sauro, stando a testimoni, è stata catturata per volere della preside con l’assurda motivazione che i randagi portano malattie ai bambini. A febbraio 2017 la colonia installatasi nei pressi della Antonio Falanga srl è scomparsa dall’area. Poco tempo fa, invece, di 10 gatti residenti non lontano dal supermercato Decò ne sono rimasti 2.

In tutto questo, la colonia del cimitero staziona appunto nell’area cimiteriale, dove sono regolarmente nutriti. Tuttavia, il dirigente della struttura vieta che venga posto nell’area cimiteriale qualsiasi tipo di riparo o coperta, in cui i felini potrebbero dormire sentendosi più sicuri o ripararsi dalle intemperie.

A questo c’è da aggiungere la problematica dei cani randagi. Branchi di cani randagi si aggirano nelle aree di Via Circonvallazione, via Gaetano de Botti e via del Cimitero, così come nella zona del Porto e nei pressi dell’ospedale Maresca, e non è raro che aggrediscano o infastidiscano i gatti.

E’ doveroso, in questo contesto, ricordare che secondo l’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1979, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 2 giugno 1979 n.150: “E’ attribuita ai comuni, singoli o associati ed alle comunità montane, ai sensi degli articoli 27, primo comma, lettera a), e 18 del DPR 24 luglio 1977 n.616, la funzione esercitata dall’Ente nazionale protezione animali, di vigilanza sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico.“

In aggiunta a ciò, è opportuno citare la Legge 14 agosto 1991, n. 281, Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, secondo cui ““Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente“ e ““È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà.“

Chiedo pertanto all’amministrazione comunale e al sindaco di adoperarsi quanto più rapidamente possibile per tutelare queste colonie, ad esempio procedendo nell’immediato alla creazione di un’oasi felina. In questo modo i volontari avranno la possibilità di poter dare un ricovero, seppur temporaneo, a gatti feriti e abbandonati, in attesa di un loro recupero e di un’eventuale adozione.

Certa di un vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti.

(NOME E COGNOME)
(CITTÀ)

A seguire gli indirizzi a cui inviare la lettera-tipo:

ant.palomba@comune.torredelgreco.na.it, protocollo.torredelgreco@asmepec.it, uffurp@comune.torredelgreco.na.it, segreteria@borriellociro.it, ditelo@ilmattino.it, dilatua@ilmattino.it, cronacaveratv@gmail.com, latorre@octava.it, segreteria@metropolisweb.it,  bartolo.russo@tiscali.it

Questo è il grido d’allarme per i randagi di Torre del Greco. Ci aiutate a diffonderlo?