Ho trovato un gattino, cosa faccio?
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Ho trovato un gattino, cosa faccio?
Con l’arrivo delle stagioni più calde, aumentano i parti di gatte randagie e gli abbandoni di gatti e cani da parte di umani ignoranti. Non è difficile, quindi, potersi imbattere in gattini abbandonati e prematuramente strappati alle cure e all’amore della mamma. La loro sopravvivenza dipende da noi. Quindi vediamo come comportarci in questi casi.
Innanzitutto proviamo a fare una stima dell’età del micio:
– se ha ancora il cordone ombelicale, difficilmente avrà più di 3 giorni di vita;
– se ha ancora gli occhi chiusi, non ha più di 10 giorni;
– se si intravedono le punte dei canini, ha circa 2 settimane di vita;
– se riesce già a mangiare da solo, ha 4 settimane o più.
È molto importante avvalersi della consulenza di un veterinario, che saprà spiegarvi cosa fare passo dopo passo. I gattini, infatti, dal latte della mamma prendono sia il nutrimento che gli anticorpi. Quindi, i gattini orfani sono facilmente esposti a infezioni.
È importante tenerlo al caldo
Fino alle 3 settimane di vita, i gatti non riescono ad autoregolare la propria temperatura corporea. Hanno bisogno di una fonte di calore costante, ma una semplice coperta non basta!
L’ideale sarebbe costruire un luogo riparato per il micio, anche una scatola di cartone va bene; rivestitene il fondo con traversine e procuratevi un termoforo: si trova in farmacia, l’ideale è quello che permette di scegliere tra tre diversi livelli di calore. Per i gattini, il livello di calore più basso è quello ideale. In alternativa, va bene anche una bottiglia riempita con acqua calda, o una borsa d’acqua calda.
Fate attenzione che il termoforo, il teporino o altro non siano a diretto contatto con il micino, ma usate l’accortezza di avvolgere la fonte di calore in un panno. Assicuratevi che il giaciglio sia sempre caldo, tenendo presente che la temperatura corporea ideale di un gatto è di circa 38°.
Come alimentare il gattino in base all’età
– Tra gli zero e i 7 giorni di vita, è necessario alimentare il gattino ogni 2 ore di giorno e ogni 2-3 ore di notte;
– tra gli 8 e i 14 giorni di vita, il gattino necessita di cibo ogni 3 ore durante la giornata e ogni 3-4 ore durante la notte;
– tra i 15 e i 21 giorni di vita è necessario dare la pappa al micino ogni 3-4 ore di giorno e ogni 3-5 ore di notte;
– tra i 22 e i 28 giorni di vita, deve essere alimentato ogni 5 ore nell’arco della giornata e ogni 6 durante le ore notturne.
Fino ai 30 giorni di vita, alimentare il gattino con latte in polvere appositamente pensato per loro (si trova facilmente in farmacia: Primolatte Gattino della Bayer per dirne uno) oppure con latte di capra. Evitate il latte di mucca! Può avere effetti molto nocivi sull’intestino dei cuccioli, qui trovate tutto ciò che c’è da sapere.
Fate attenzione anche alle quantità: un gattino deve mangiare l’equivalente del 25-30% del suo peso. Ad esempio, se il micino pesa 100 grammi, dovrà ricevere in totale, durante l’arco della giornata, 25-30 ml di latte.
Alimentatelo con l’apposita tettarella; badate bene di fare un buco piccolo, un buco troppo grande può causare una fuoriuscita eccessiva di latte che può causare il soffocamento del cucciolo. In alternativa, si può usare una siringa senza ago. Il latte deve essere ad una temperatura intorno ai 35°-36° C.
Altra cosa importante: non alimentatelo a pancia all’insù. Va alimentato a pancia all’ingiù, proprio nella posizione in cui si metterebbe se succhiasse il latte da mamma gatta.
Pesatelo almeno una volta al giorno
I primi giorni, pesatelo almeno una volta al giorno, preferibilmente sempre alla stessa ora. In questo modo riuscirete a rendervi conto se sta crescendo normalmente; in caso contrario, probabilmente il quantitativo giornaliero somministrato è poco o poco nutriente, oppure il gattino ha problemi digestivi o di assimilazione o, ancora, ha un’infezione in corso (andare dal veterinario per una visita è sempre un’ottima idea). Alla nascita, un gattino pesa, in media, tra gli 85 e i 120 grammi, e dovrebbe aumentare di almeno 7-10 grammi al giorno per poter essere sicuri che stia crescendo bene.
Aiutatelo a fare i bisogni
Nelle prime settimane di vita, i gatti non riescono a fare i bisogni da soli; è la mamma che li aiuta ad espellerli. In mancanza di mamma gatta, dopo ogni pasto dobbiamo aiutare noi il cucciolo a fare i suoi bisogni. Strofinate delicatamente l’area anogenitale dal basso verso l’alto (facendo attenzione a non trasferire batteri fecali nella zona genitale, sebbene le due zone siano molto vicine) con un batuffolo di cotone leggermente imbevuto di acqua tiepida, delle salviette intime delicate per bambini o della carta da cucina asciutta o inumidita appena con acqua tiepida (in pratica è come se la mamma lo leccasse).
I gattini sono proprio come i neonati, hanno bisogno di dormire molto e di avere un giaciglio sempre pulito.
Dopo i 30 giorni di vita, potrete iniziare a preparargli delle pappette e procedere allo svezzamento, argomento che abbiamo trattato qui.