I gatti degli ultimi Romanov, Kot’ka e Zubrovka

Nonostante la loro morte risalga ormai a oltre un secolo fa, il mistero del destino della famiglia Romanov ha affascinato tanti per anni e anni. Sappiamo, oggi, che nonostante le teorie su un’ipotetica sopravvivenza della Granduchessa Anastasia, lei e la sua famiglia sono morti a Ekaterinburg il 17 luglio 1918.

È dato forse meno noto che l’intera famiglia di Nicola II, ultimo degli zar, fosse amante degli animali. Così, in una nota un po’ più leggera nonostante l’argomento, vi presentiamo i gatti degli ultimi Romanov. 

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I gatti degli ultimi Romanov

“Russian Imperial family – circa 1913 – Sa Hoàng Nicholas II, Hoàng đế cuối cùng của nước Nga (trị vì từ 1894 đến 1917)” by manhhai is licensed under CC BY-NC 2.0

La foto qui sopra ritrae lo zar Nicola II con la moglie Alessandra e la loro discendenza, Olga, Tatiana, Maria Anastasia e l’erede al trono Aleksej. È proprio di loro che parleremo più dettagliatamente.

Esistono numerose testimonianze fotografiche che attestano quanto la famiglia apprezzasse la compagnia di animali domestici. Pare che la Granduchessa Olga possedesse un gatto di nome Vaska, ma senza dubbio i felini Romanov più famosi sono Kot’ka e Zubrovka, entrambi voluti da Aleksej.

Non possediamo purtroppo immagini di questi mici. Ci è però noto che Kot’ka fu un regalo del comandante della guardia personale dello zar, Vladimir Voyekov. Possedeva un pelo lungo e folto, ed era privo di artigli in quanto l’erede al trono soffriva di emofilia e anche la minima ferita avrebbe potuto essere fatale. Kot’ka viveva principalmente tra le mura della dimora reale poiché Aleksej temeva di perderlo, e in quanto membro della famiglia a pieno titolo ha partecipato spesso a cene anche altolocate.

Quanto a Zubrovka, è giunto successivamente al suo predecessore felino e aveva un bel pelo rosso, anch’esso folto. Non si conosce molto altro.

I gatti degli ultimi Romanov

“Romanov Family Albums” by Beinecke Library is licensed under CC BY-SA 2.0

Entrambi gli animali, quando la famiglia è stata costretta all’esilio che ne avrebbe poi preceduto l’esecuzione, sono rimasti a palazzo e, pare, sono stati adottati da persone di buon cuore.

A proseguire il percorso con i Romanov sono stati invece i tre cani, Joy, Ortipo e Jimmy. Solo Joy è sopravvissuto alla rivoluzione.

In realtà, tra i gatti degli ultimi Romanov rientra anche un altro felino: il micio di Nikolaj Michajlovič Romanov.

Nikolaj Michajlovič Romanov, cugino di Alessandro III, predecessore e padre di Nicola II, era in realtà un riformista che cercò più volte di convincere l’ultimo zar a un cambiamento. Ciò non gli salvò la vita quando, il 28 gennaio 1919, venne fucilato assieme a altri membri della famiglia dello zar.

Il suo ultimo gesto, prima di morire, fu affidare il suo gatto a un soldato pregandolo di prendersene cura.

La storia ci racconta molto sulla caduta del regime in Russia, e non essendo questa una pagina storica non ci soffermiamo sul suo lato politico. Speriamo però che queste curiosità siano state di interesse ai nostri lettori gattofili.

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