I gatti del Cimitero Acattolico di Roma: colonia felina… e non solo
La nostra capitale, Roma, ospita il terzo più importante museo all’aperto del mondo. Si tratta nientemeno che del Cimitero Acattolico, un’area in grado di affascinare anche l’amante di arte atea più ostinato grazie alle meravigliose sculture che decorano le tombe dei tanti, tantissimi personaggi celebri qui sepolti. Proprio qui, dove giacciono fianco a fianco tombe di religioni anche molto diverse da quella cristiana, come l’Islam, lo Zoroastrismo, il Buddismo e il Confucianesimo, prosperano i gatti del Cimitero Acattolico di Roma.
Tra le lapidi di questo luogo di riposo, infatti, si aggirano i membri di una colonia felina. I gattofili più appassionati, e i romani, forse non ne saranno così sorpresi: dopotutto, a poca distanza si erge la Piramide Cestia con i suoi mici. E forse, non è un caso nemmeno che numerosi artisti, come John Keats, Mary Shelley e Carlo Emilio Gadda, portino avanti proprio qui il loro sonno eterno. Del resto, l’affinità tra felini e arte è cosa ben nota.
Tanto radicati nell’area sono i gatti del Cimitero Acattolico di Roma, che per alcuni di loro, c’è spazio anche sottoterra, assieme alle tante celebrità qui sepolte.
È il caso di Romeo, un felino un tempo ospite del gattile locale. Ha trovato il suo luogo di riposo non lontano dalla tomba di Antonio Gramsci, in un angolo discreto e appartato. Sulla lastra è inciso l’anno della sua morte.
Parrebbe, inoltre, che lo stesso onore sia stato riservato a Nerone, un micione molto amato dai visitatori del cimitero. Non è noto, però, dove sia esattamente la sua tomba.
Ai nostri lettori romani, e a chi si recasse a visitare la Città Eterna, consigliamo caldamente una visita del Cimitero Acattolico di Roma. Tutte le informazioni su costi, orari e dettagli in genere sono disponibili presso il sito web della struttura.