I gatti di Hong Kong sono in pericolo per via del CoVid

Chi ci segue fedelmente da un po’ e possiede una buona memoria forse ricorderà che non è la prima volta che parliamo di Hong Kong su questo blog. In passato, tuttavia, lo abbiamo fatto per elogiare questa terra, così amica dei gatti. Oggi, purtroppo, non si può più affermare lo stesso. Infatti, i gatti di Hong Kong sono in pericolo per via del CoVid.

“Substitute Cashier” by Ding Yuin Shan is licensed under CC BY 2.0

Questo cambiamento di rotta è stato scatenato dal CoVid-19. È già stato stabilito da tempo come gli animali possano, sì, contrarre il virus, ma non sia assolutamente possibile la trasmissione da essi all’uomo. Il motivo è la carica virale estremamente bassa, non sufficiente a infettare. Si può dire con certezza, quindi, che non siano pericolosi a livello di estensione del contagio.

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Nonostante questo, Hong Kong ha optato per una politica “zero Covid”, imponendo obblighi di quarantena e restrizioni ferree per ridurre al minimo i contagi. E questa assenza di tolleranza include anche gli animali.

Dopo la scoperta di un focolaio CoVid in un negozio di criceti e piccoli animali, è giunta la decisione del governo di abbattere più di 2000 esemplari tra criceti e mammiferi. La ragione? Non è possibile escludere, secondo le autorità, il passaggio del contagio da animale a uomo.

Occorre a questo punto essere più specifici e addentrarci più a fondo nella vicenda. A essere soggetto di scrutinio sono i clienti del negozio in questione, che a partire dal 7 gennaio 2021 vi abbiano acquistato un criceto: a queste persone è stata imposta la quarantena, e saranno obbligate a consegnare il loro criceto se dovesse anch’esso risultare positivo. A livello precauzionale, poiché gli animali contagiati erano stati importati, anche chiunque abbia comprato un criceto dal 22 dicembre sarà sottoposto a test ed è tenuto a osservare l’isolamento finché non avrà avuto conferma della negatività di esso.

Si nota, ora, come il governo di Hong Kong non abbia parlato di gatti, bensì di “piccoli mammiferi”. Eppure, queste misure di contenimento hanno gettato nel panico i proprietari di animali in genere per una semplice e comprensibile ragione: cosa succederebbe se altri quattrozampe, come i loro cani o gatti, venissero testati e risultassero positivi? Andrebbero incontro allo stesso destino dei criceti?

Ecco perché i gatti di Hong Kong sono in pericolo per via del CoVid e i proprietari di animali, disperati, ricorrono a ogni misura possibile per mettere in salvo i loro quattrozampe. 

“Frightened by A Stranger” by Ding Yuin Shan is licensed under CC BY 2.0

Purtroppo, la cancellazione dei voli e le politiche di restrizione non rendono facile questo compito. Chi desidera allontanare dal paese sé stesso e il suo animale deve ricorrere a jet privati, con conseguente costo esorbitante: si parla di almeno 25.000 dollari per ogni animale e passeggero. Se a ciò si aggiunge che a volte non è facile reperire e far elaborare per tempo la documentazione di viaggio dell’animale, si può comprendere come la situazione sia disperata.