I gatti possono mangiare le uova? E che beneficio ne traggono?
C’è stato un tempo, che a molti suona ormai lontano, in cui il gatto era poco più di un “mezzo” per gli abitanti di una casa: il mezzo con cui liberarsi dei roditori, nello specifico. Proprio per questo veniva sempre mantenuto un poco affamato, cosa che lo spingeva, oltre a cacciare i topi, a nutrirsi di ciò che trovava in giro. Come le uova nei nidi lasciati incustoditi. Oggi, però, più di un gattofilo si pone il problema: i gatti possono mangiare le uova? O è un alimento più dannoso che altro per il loro stomaco e la loro salute?
La risposta, come in ogni quesito che riguarda il benessere dei nostri a-mici, è più articolata di un semplice “sì” o “no”. Per cominciare, occorre ricordare che l’uovo è composto di tre parti, ovvero il tuorlo, l’albume e il guscio. Ciascuno di essi ha effetti differenti su Micio: il tuorlo e il guscio sono considerati adatti all’alimentazione felina, persino benefici, mentre l’albume è un argomento un poco più complesso.
Il rosso tuorlo, con i suoi nutrienti, è una fonte energetica perfetta per i gatti in fase di crescita, anziani o ammalati. Può essere mischiato alla carne, o anche somministrato da solo. Crudo o cotto? Su questo ci sono differenti scuole di pensiero, e quella più preminente è a sfavore dell’uovo crudo. Meglio, quindi, cuocere l’uovo prima di metterlo nel piatto di Micio.
I gusci, dal canto loro, sono composti da calcio carbonato (CaCO3) per il 94%, il che significa un’alta dose di calcio e proteine. Il modo migliore di offrirli ai nostri mici è di triturarli rendendoli una fine polvere, facilmente amalgamabile al resto della loro dose di cibo. Aiutano in modo particolare nello sviluppo dei denti e delle ossa.
La presenza di avidina e di possibili batteri, invece, rende pericolosa l’ingestione dell’albume crudo. L’avidina rallenta l’assorbimento di biotina e quindi delle vitamine B, cosa che può rendere la sua pelle secca e squamosa con tanto di la perdita di pelo o anche causare altri problemi di salute come l’ipercheratosi, diarrea sanguinolenta, secrezioni squamose attorno a naso, bocca e occhi, nonché aumento della salivazione. I batteri più presenti nel tuorlo crudo sono quelli della Salmonella e dell’Escherichia coli.
La soluzione? Cuocere l’albume. In tal modo si eliminano i batteri e l’avidina, e si può offrire a Micio un elemento altamente proteico.
In sintesi, sì, i gatti possono mangiare le uova… a determinate condizioni e con le giuste cautele.